Se qualcuno avesse avuto l'impressione di aver conosciuto bene la musica dell'est ascoltando i capolavori di "Bregoviz", oppure un po' di Kletzmer (magari suonato dai "Brave Old World" et similaria) si sbaglia di grosso.

Se poi pensa di aver potuto ascoltare il massimo della musica di critica sociale ascoltando gli "Ska-P" o magari la "Bandabardò" o i "Modena City Ramblers" si sbaglia ancora (in questo caso ancora più di prima). Provate invece a pensare di poter mischiare un po' di elementi come "punk elementare", violini Kletzmer e archi Tzigani, una voce narrante non appena accennata come spesso accade, bensì urlata e otterrete la miscela perfetta per classificare questo disco del 2005.

Attenzione non si parla di miracolo, non si parla nenmmeno di talento musicale eccezionale, si parla però di un disco che permette di uscire da quella profonda empasse in cui sono caduti quei gruppi che fino a qualche anno fa erano padroni di questa nicchia del mercato discografico.

I Gogol Bordello riescono a fare critica sociale senza cadere nello stereotipo che caratterizza moltissime delle band che mischiano world music ad uno stile a loro più congeniale (pensiamo ancora ai Ramblers). Sono duri e puri, picchiano sia sui testi che sugli strumenti e in questo disco si dimenticano spesso di cosa voglia dire essere "politically correct".
Delle 15 tracce presenti sul disco si può fare presto un censimento su quali siano i pezzi veramente trascinanti: dividiamo (metaforicamente) il disco a metà e ci troviamo con i primi otto veramente accesi, suonati bene, e trascinanti. I secondi sette sono semlicemente diversi, qui si cerca di fare passare più informazioni possibile di quale sia il pensiero del collettivo e quindi i ritmi inevitabilmente scendono.

Un disco quindi dedicato a chi vuole provare un tipo di punk inusuale. Da provare.

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Altre recensioni

Di  stargazer

 Il loro stile viene definito "gypsy punk", un'unione tra il classico punk rock e suoni provenienti dalle più svariate culture.

 "Start Wearing Purple" è l'episodio più goliardico e dal ritornello più coinvolgente.