Coinvolgenti, scatenati ed estroversi i Gogol Bordello non posso essere descritti se non in questi termini.

L'effervescente "circo musicale" che rappresenta questa band, costituita da membri di svariate etnie, è capeggiato da Eugene Hütz il bizzarro personaggio dai baffi a manubrio che negli ultimi anni è riuscito a portare al successo internazionale il "Gypsy Punk": genere musicale alla ricerca di una fusione tra sonorità zingare (dall'inglese gypsy) tipiche dell'est - Europa e il punk rock.

Il gruppo, nato a New York nei primi anni '90, vede la presenza di musicisti per lo più immigrati proprio dall'Europa dell'est che raggiungono un discreto successo solo nel 2005 con il primo album intitolato "Gypsy Punk: Underdog World Strike", previa pubblicazione di due EP, sino al rilascio di "Super Taranta" nel 2007 a rappresentare il loro lavoro meglio riuscito. Dati gli intenti della corrente musicale d'appartenenza, se "Gypsy Punk: Underdog World Strike" appariva molto più legato ad orizzonti punk questo secondo album è invece più significativamente accostabile a sfrenati ritmi gitani che trascinano e divertono sin dalle prime battute.

Non sono minimamente interessato a valutare la qualità musicale dell'opera in termini puramente tecnici, data la mia scarsa competenza in materia (sicuramente non stiamo gridando al miracolo), ma piuttosto ciò che mi interessava sottolineare è il divertimento legato all'ascolto di un disco a mio parere ben orchestrato.

Le 14 tracce si ascoltano tutte d'un fiato al ritmo di violini scatenati, percussioni, chitarre e fisarmonica accompagnate dalle urla di un leader baffuto che sicuramente si diverte e fa divertire. Non mi soffermo sulle singole tracce, delle quali comunque riporto i titoli, difficilmente descrivibili singolarmente dato un certo tono di somiglianza tra i pezzi fatta eccezione per la Title track (pezzzo prettamente strumentale) e "Alchol" brano dai toni più sommessi e malinconici nel quale Hütz si rivolge alla bevanda quasi fosse un prezioso amico, ringraziandola per tutte quelle volte che l'ha saputo aiutare.

And you know that I'll pick up
Every time you call
Just to thank you one more time
Alcohol
And you know that I'll survive
Every time you come
Just to thank you one more time
For everything you've done

L'inevitabile somiglianza tra le tracce comunque non annoia anzi... la voglia di cantare e ballare alla stregua di questi pirotecnici artisti cresce canzone dopo canzone alle grida dei frenetici ritornelli. Non sarà certamente il migliore disco del secolo (iperbole scontata) però posso assicurare che se lo si ha voglia di ascoltare senza un eccessivo e maniacale spirito critico, ma piuttosto con la voglia di cantare e divertirsi certamente non lascerà delusi.

1. "Ultimate"

2. "Wonderlust King"

3. "Zina Marina"

4. "Supertheory of Supereverything"

5. "Harem in Tuscany (Taranta)"

6. "Dub the Frequencies of Love"

7. "My Strange Uncles from Abroad"

8. "Tribal Connection"

9. "Forces of Victory"

10. "Alcohol"

11. "Suddenly... (I Miss Caparty)"

12. "Your Country"

13. "American Wedding"

14. "Super Taranta"

 

Voto : 8  Genere : Gypsy Punk. Vivamente consigliata una performance live del gruppo.

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