Ricordo bene l'estate del 2005. Un lavoro mensile a Mirabilandia. Un pacco di ragazze e amici attorno e la spensieratezza dei 19 anni che furono. Decisi di passare un'estate rilassata all'insegna del menefreghismo e vivendo alla giornata. Cazzeggio, cazzeggio e ancora cazzeggio.
Fu un mio amico delle superiori a passarmi quest'album. "Open your eyes". Titolo non originale che fu scartato dal sottoscritto in vena, allora, di anticonformismo. A distanza me ne imbattei mentre ero intento a cercare un altro cd.
Spolverato ed inserito nel lettore dell'auto il cd si rivelò una piacevole sorpresa. Sarà stato il momento particolarmente felice che stavo passando, l'assenza di lontani pensieri scolastici e, benchèmeno, esistenziali, ma lo scoprii leggero frizzante e diretto. Si apre bene con Going Home, un hardcore melodico abbastanza sostenuto che però lascia spazio ad una seconda traccia davvero deludente (Spokesman) che strizza un po' troppo l'occhio ad Mtv pur demonizzandola nel testo. L'ascolto prosegue bene a passo sostenuto tra una qualche ballad dal DNA puramente punk come January e It's your life e qualche semi-fotocopia di Blink182 & Co. (chi ha detto Decision?) con leggeri "esperimenti" (Woodchuck, Liar). Miglior canzone dell'album è sicuramente la title track, nonostante sia molto standardizzata, come tutto il resto d'altronde, e legata al punk californiano più classico.
Un album non esente da difetti come il "già sentito" che, comunque, non si tramuta mai in monotonia, qualche passaggio non troppo riuscito e una non eccelsa tecnica. Se preso nell'ottica giusta questi difetti non si fanno sentire ed anzi la non omogeneità di stile delle canzoni e la superficialità delle musiche ne fanno un bell'album con testi decisi che sfiorano, a volte (Radio), e affondano in altre (Dad e It's your life), tematiche puramente adolescenziali. Certo vorrei ribadire che chi cerca un album impegnato deve subito fuggire verso altri gruppi, nonchè altri generi, ma chi invece lo ascolta con spirito "estivo" lo può apprezzare e lasciarsi coinvolgere.
Un lavoro estivo, ottimista e spensierato che accostato a Less Than Jake, Deftones e Rage Against The Machine (nonchè Audioslave), può dare vita ad una delle più belle estati mai trascorse. Almeno per me. Almeno per il momento.
Enjoy.
Track list:
- "Going Home" - 1:36
- "Spokesman" (featuring Bert McCracken) - 2:33
- "Open Your Eyes" (featuring Bert McCracken) - 2:47
- "Decision" - 2:51
- "Dad" - 3:00
- "Tell Me" - 2:14
- "Liar" - 0:20
- "January" (featuring Benji Madden) - 3:42
- "Happy" - 2:42
- "Woodchuck" (featuring Bert McCracken) - 0:51
- "It's Your Life" - 2:24
- "Spank Bank" - 1:20
- "Youth" - 2:29
- "Radio" - 3:24
- "FTN" (Fuck Ted Nugent) - 2:01
- "Prank Calls" (hidden track) - 2:14
- "Wayne Gretzky" (hidden track) - 1:42
European Bonus Tracks
- "The Upper Hand"
- "Spokesman (Germish Version)"
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