"Shot Shot". Il primo brano di "In Our Gun" ti fa capire esattamente quale sarà il filo conduttore di tutto il lavoro dei Gomez:un rift elettro-brit con alcune sfumature psicadeliche, adatto per i palati fini insomma. A seguire si presenta "Rex Kramer" che si discosta un pò dallo stile di "Shot Shot" strizzando l'occhiolino al vecchio sound di "Liquid Skin",dove la voce di Paul Blackburn assomiglia (come poi in tutte le altre tracce) in maniera paurosa a quella di Eddie Vedder (Pearl Jam). Susseguono una dopo l'altra "Detroit Swing 60", originale e con un basso veramente travolgente e l'omonima "In Our Gun", straziante con la voce di Tom Gray che ti disarma di ogni pensiero fino ad arrivare allo "stacco" dela brano in cui i Gomez piazzano un rift di chitarra a senso unico e numerosi elettro-suoni dal timbro dub,quasi a far capire all'ascoltatore che nulla è scontato nei loro pezzi,che non va dato nulla per scontato.

Pezzo n. 5 "Even Song",canzone epocale in cui Paul discosta un pò il suo timbro di voce rendendolo più soffice, rendendo la traccia una ballatta stupenda sempre però sfaccettata di sfumature elettroniche,è piacevole notare come in tutto l'album Paul e Tom si cambino il tesimone per quanto riguarda la voce nei pezzi, rendendo il disco più piacevole all'ascolto;infatti subito dopo "Even Song" tocca a "Ruff Stuff" unica canzone dallo stile brit 100% poco sporcata da dall'elettronica,adattissima alla voce delicata di Tom. Prima della traccia 8 "Army Dub" stupendo pezzo dub che marchia "In Our Gun" come uno dei migliori album della storia indie c'è la malinconica "Sound Of Sound" che rilassa un pò l'ascoltatore dalle imporvvise accelerazioni dei brani precedenti. Ma arriviamo alla migliore track del disco: "Army Dub", perfetta, non ho bisogno di soffermarmi troppo su questa canzone, melodica perfetta e un'effettistica non eccessiva ma efficace che non disturba affatto. Il resto dell'album fila giù liscio,lascio a chi non ha mai ascoltato questo capolavoro dare una buona descrizione delle ultime tracce...

Eclettici, unici i Gomez sono questo e molto altro; uno dei gruppi più sottovalutati degli anni '90 e del nuovo secolo, creatori di uno dei dischi più belli di tutti i tempi, appunto "In Our Gun".

Carico i commenti...  con calma