Dopo Bring It On, acclamatissimo esordio del 1998, i Gomez tornano con un nuovo lavoro a poco più di un anno di distanza.
Liquid Skin mostra una band con voglia di esplorare nuovi campi anche se le vincenti formule del predecessore aleggiano per tutto il disco.
Il disco scorre senza troppi sussulti fino alla traccia n. 6, We Haven't Turned Around (presente nella colonna sonora di American Beauty), canzone della quale appare inevitabile non innamorarsi: l'attacco di violoncello la dice lunga sul potere di coinvolgimento che il brano trasmette.
Se prima si era rimasti un po' guardinghi e tratti leggermente delusi, ora emergono alcuni piccoli gioielli presenti in scaletta: Revolutionary Kind è come la carezza di un estivo venticello mattutino, Rosalita porta in giro i pensieri chissà dove, Blue Moon Rising pare il risveglio in riva al mare dopo una nottata incredibile.
Il disco si chiude con 2 brani piuttosto lunghi che ci riportano alle atmosfere di L.A.Woman dei Doors, sonorità blues con un accenno di psichedelia, California sembra essere un bignami di Weast Coast, Devil Will Ride ci scaraventa nel deserto morrisoniano.
Assolutamente fresco ed estivo ci convince quasi a non badare a qualche episodio un po' meno convincente.
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