Premetto che non spoilero niente della trama, è uscito da soli due giorni.
Ieri sera sono andato al cinema un po' demotivato. Dopo War World Z e After Earth ho iniziato a pensare che questa mia estate non sarebbe stata da ricordare per il cinema. Certo, voi direte, andavi a guardarti anche "Questi sono i quaranta" o "Immaturi il viaggio 25" e ne saresti stato davvero sicuro. Il fatto è che d'estate mi concedo più spettacolo e, se vogliamo, ignoranza piuttosto che filosofia e contenuto. Quelli li tengo per lo streaming. Con questo spirito dicevamo, sono entrato nel fidato Multisala e ho preso i biglietti per "The Lone Ranger", spettacolo delle 21.30, l'unico disponibile. Coca media, mi siedo, partono le pubblicità (dove sono finite le care vecchie trafile di trailer??? solo pubblicità della nuova Clio e ristoranti della zona..) e inizia.
La vicenda è raccontata da uno dei protagonisti in persona, il comanche Tonto (Johnny Depp) ormai decrepito e impiegato come comparsa in un Wild West Show; niente insopportabili narrazioni in terza persona o voci fuori campo però, tutto lineare e piacevole, con pochi e ben piazzati "ritorni al presente". La storia sebbene ambientata nel far west, l'ho trovata tutt'altro che banale, e nemmeno ha risentito del western che quest'anno ha preceduto il film: "Django Unchained", del quale ammetto di essermi davvero innamorato. A mio parere, anzi, si è riusciti a toccare tutti i tòpoi immancabili del genere (massacro dei nativi, corsa spregiudicata alla ricchezza, ranger sprezzanti del pericolo, assalti alle locomotive, tanti assalti alle locomotive...) senza mai ricadere sullo scontato, ma elaborando per ciascun personaggio una psicologia e una storia individuale davvero notevoli. Ottime le interpretazioni di Armie Hammer nel ruolo del Lone Ranger e Johnny Depp (a volte un po' troppo demenziale, ma ricordiamoci che è pur sempre un film della Disney) mentre invece lo spazio dato alla della Bonham Carter è, se paragonato a quello in locandina, davvero esiguo.
Per concludere insomma, non sarà "Il Grinta", non sarà "C'era una volta in America", ma se almeno nelle calde sere d'estate preferite sentire (nel vero senso della parola) una bella storia piuttosto che guardarvi "Il fondamentalista riluttante" allora il film è appena uscito nelle sale, andate a vederlo.
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