Ho sempre seguito con estremo interesse la politica evolutiva dei Gorefest, anche quando passarono dal death metal duro e puro (grazie al quale si imposero nei primi anni '90) a un metal dalle tinte hard rock, psichedeliche e orientate ai seventies, per poi tornare, due anni or sono e dopo un lungo silenzio, con "La Muerte", disco che li riportò nuovamente in auge con sonorità mortifere.
Il nuovo "Rise To Ruin" è lavoro compatto e mette in mostra un sound violento, che prescinde dai generi, sebbene death, e in parte thrash, siano i piatti forti della portata principale, evidenziando come la band olandese abbia composto nove brani che brillano per versatilità strumentale, compattezza, potenza, impatto dinamico edificato con ponderate alternanze tra accelerazioni (preponderanti) e rallentamenti, concretezza intelligente, brutalità centrata sull'obiettivo e pulizia del sound (non trascurabile in tal senso il contributo fornito da Tue Madsen).
Un'assoluta garanzia!
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