Vengono dalla Slovacchia, sono in due, suonano un fottutissimo Death Grind, riescono come pochi altri a distruggere qualsiasi cosa gli si pari davanti; sono i Goreopsy. Starete tutti pensando che questo è il ritratto di un qualsiasi gruppo del genere, e invece vi sbagliate; i Goreopsy riescono a fare molto più casino di altri gruppi che ho recensito. Perchè? Perché della tecnica se ne sbattono le palle ma non così tanto da risultare degli inconcludenti teppisti sonori, perché sanno comporre bene le canzoni, perché hanno capito che per creare un prodotto estremo non sempre è necessario premere a fondo l'acceleratore. O forse semplicemente perché avevano voglia di suonare musica che pesta e il chitarrista ha una dote naturale nel cagare riff neri come la pece (scusate l'espressione colorita, ma il registro linguistico si deve adattare al contenuto).
Mi rendo conto che come incipit non sia dei migliori, ora cerco di ricompormi un po' e di scrivere qualcosa di decente; ma anche voi, impettiti professionisti, potreste ritrovarvi a fare headbanging con la cravatta annodata intorno alla testa sentendo anche solo i pochi minuti di "Metus Atrox".
Qualche dettaglio tecnico però non guasta mai pertanto ci terrei a precisare che questo è l'Ep di debutto di questa coppia (tutt'altra cosa dai Mortician, sia chiaro) proveniente dall'Est Europa, terra che ultimamente sta dando i natali a valide band Death e Grind (mi accontento di citare i loro connazionali Surgical Dissection). L'Ep fa da apripista al recentemente pubblicato album dal titolo "Ed Killer" il quale comprende canzoni presenti su questo lavoro, registrate però in modo dignitoso; inizio subito infatti dicendo quale sia una delle pecche peggiori di questo Mini Cd vale a dire la produzione. Il budget limitato influenza negativamente tutto il sound che, se reso in modo più pulito, poteva veramente far tremare gruppi ben più famosi; così invece ad un ascolto approssimativo può sembrare un qualsiasi gruppo Grindgore senza arte né parte.
La line up pare che sia limitata a due persone non tanto quanto per una scelta quanto per la scarsità di drummer disposti a suonare questo genere nella loro città; questo vi dica come è ingiusto il mondo con i poveri metallari (sigh!). Così questi due tizi hanno comprato una drum machine dopodiché uno si è messo a cantare imitando in gran parte il vocalist dei Cock And Ball Torture mentre l'altro ha preso in mano chitarra e basso e si è messo a scrivere riff attingendo dal repertorio della scuola Brutal Death Californiana e Newyorchese. Quello che ne viene fuori è un sound che a me ha ricordato molto gli Abysmal Torment di "Incised Wound Suicide" soprattutto per quanto riguarda la massiccia dose di groove presente. Per fortuna, la batteria elettronica è stata programmata veramente bene (tempi molto variegati ed in costante cambiamento) nonostante il suono secco, artificiale e spesso soffocato faccia sentire parecchio la mancanza di un drummer in carne ed ossa.. Eccellente invece il riffing, che stranamente (per una band underground, (non) emergente e relegata in un paese musicalmente sottosviluppato) in molto differisce da quello di altre band mondiali. Non vi aspettate le partiture complicatissime e velocissime del nuovo Brutal Death; "Intentional Disfiguration" sposta la frontiera della distruzione un po' più in là.
La chitarra ha un solo obbiettivo, fare male, e ci riesce alla stra grande. Riff cupi, sotterranei e malatissimi si susseguono senza sosta sfociando frequentemente in rallentamenti veramente minacciosi per il collo di un metallaro; questo è quello che uno cerca quando inizia ad ascoltare Death Metal. Nel caso non fossi stato abbastanza chiaro, vorrei delucidare il fatto che i Goreopsy non sono un gruppetto del cazzo nel senso che sanno suonare abbastanza bene, di certo però non saranno mai la passione di chi è convinto che il Brutal Death sia solo tecnica. In "Intentional Disfiguration" si trova violenza ma anche passione e voglia di suscitare emozioni tanto semplici quanto potenti. Non vi ritroverete a meditare sul perché dell'Universo né a fantasticare sulla morte e sulla fine del mondo, semplicemente verrete travolti dalla forza della musica, da quel primordiale scuotere il capo, da quella rabbia non umana che solo il Death può suscitare. So che probabilmente queste mie considerazioni attireranno biasimi in gran quantità (già mi immagino le battute di Metallaro Bionico) ma in fondo perché mentire? Non si ascolta questo genere di musica solo per ammirare le tecnicaglie di questo o quel batterista, lo si ascolta anche per scontrarsi (in maniera infantile, nessuno lo nega) con qualcosa di duro.
Questo discorso è venuto fuori qui perché forse è l'essenza della proposta dei Goreopsy; questo è Brutal Death Metal immediato, dall'ascolto non difficile ma allo stesso tempo dei più duri in circolazione. Non tanto elaborato da diventare un disco solamente per le orecchie musicalmente più attente ma non tanto grezzo da dare un'idea sbagliata del metal estremo. Non assimilabile come un disco di Death Old School ma neanche indigeribile come le sperimentazioni di Gorguts o Cryptopsy. Un Ep trita carne destinato agli assetati di sangue e a chiunque apprezzi i gusti forti: o semplicemente a chiunque ami il metal nella sua vera essenza (perché il metal non è solo casino, ma di casino nel metal ce n'è tanto).
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