Ormai giunti al loro terzo album da studio gli inglesi Gorerotted hanno deciso di fare sul serio regalandoci un buon prodotto di brutal-core decisamente sopra le righe, tecnico e vario che riesce a coinvolgere l'ascoltatore senza ammorbarlo con inutili prolissità ma non per questo adottando soluzioni ostiche. Benché i canoni del genere siano rispettati i nostri non insistono incessantemente su ritmiche basate unicamente su riffing strutturati sulle corde basse ma riescono ad intessere melodie "catchy", se vogliamo, senza indebolire la struttura delle nove tracce presenti nel cd dando così al lavoro un tocco personale e veramente incisivo. Buono l'uso della voce che sorprende e non si fissa su toni monocorde ma varia aprendosi in parti più screm-oriented. Micidiale il lavoro svolto in fase ritmica dal gruppo sempre preciso e tagliente. "Pain as a prelude to Death" e "Fable of Filth" sono proiettili che raggiungono il bersaglio con un impatto devastante per non parlare della conclusiva "Selection and Dissection of Parts for Resurrection" che nei suoi otto minuti rappresenta il chiaro manifesto della varietà espressa dai Gorerotted frutto delle più disparate influenze. In sostanza, ci aspettiamo molto da questi ragazzi, che, se vogliono, sanno dare (si spera non il culo).

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