Già avevo il loro precedente lavoro del 1988 intitolato "Show Me Yer Belly" che si presentava già sontuoso nella sua dissimulazione musicale. Certo che se c'è di mezzo Rick Potts è sicuro che non ci si annoia... Fatto sta che nel 1989 mi giunge voce dalla California che era uscito il nuovo lavoro, subito mi vado ad informare da Disfunzioni Musicali di quando avremmo potuto tappare questo "grosso buco". Un gelo cadde all'improvviso: "Per il momento nada de nada, non è disponibile, vedremo in seguito". E allora io lo sai che faccio? Lo contatto personalmente il combo, visto che il CD è stato praticamente autoprodotto.
Ero in possesso di diversi indirizzi di gruppi della scena trance californiana tra cui questo, prendo penna e calamaio e "I would to buy your new CD..." scrivo su una cartolina, affranco e imbuco, destinazione The Golden State. Altro che e-mail e fregnacciate varie tecnologiche. Passa qualche settimana e arriva la lettera di risposta affermativa, spedisco il contante dentro la lettera, aspetto un mese e niente, rispedisco un'altra lettera per sapere che fine aveva fatto la mia precedente missiva.
Dopo qualche settimana arriva un pacchetto con due copie del CD e una maglietta nera con stampata la copertina del disco e un biglietto dove mi si diceva che non avevano ricevuto nulla ma avevano spedito il CD più un'altra copia di conforto sulla fiducia. Due giorni dopo spedii ancora una volta i dollari e questa volta arrivarono, e la maglietta l'ho indossata per anni fino a consumarla, e il disco me lo sento ancora spesso.
Ed anche su questo continuano cinici in un massacro intelligente dove tutti sono invitati ma dove si potrebbe cadere in una presa in giro magistrale vista l'ecletticità burlona messa in gioco. Come non adorare i pezzi che, accarezzandoti, si susseguono con un tappeto sonoro cantilenante che stimola condizioni di beatitudine con un coinvolgimento concreto in lande psychorock.
La rasatura western trascendentale contribuisce a materializzare miraggi pionieristici in un poutpourri di avanguardia sciatta di frontiera. E Dio sa quanto è pericoloso l'acume indolente di gente che burloneggia esperimenti rock tanto per passare il tempo.
Una manifesta superiorità che non vuole innescare confronti di alcun genere. Un piacere all'ascolto che potrebbe essere colto da bodhisattva disoccupati in procinto di partire dai "divertimenti" terreni. Acuti come gli archi delle loro cattedrali-capanne invogliano ad una sana indigenza. Barbonismo d'élite.
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