Gov’t Mule – Deja Voodoo

1-Bad Man Walking
2-About To Rage
3-Perfect Shelter
4-Toy Brain
5-Slackjaw Jezebel
6-Wine And Blood
7-Lola Leave Your Lights On
8-Silent Scream
9-No Celebration
10-Mr. Man
11-Separate Reality
12-New World Blues

Finalmente i Muli ce l’hanno fatta…dopo aver girato per anni, tra svariati album e generi musicali sono giunti alla loro incarnazione più riuscita. Non che i dischi precedenti fossero male, anzi…belli, molto vari, con qualche zampata veramente vincente, alcune cover e qualche caduta di stile, tutto all’insegna del classico power trio, guidato dallo stile chitarristico fluido e poliedrico di Warren Haynes e dalla sua voce calda e potente, accompagnato da Matt Abts e Allen Woody, rispettivamente batteria e basso, per una sezione ritmica a dir poco granitica. Purtroppo la dipartita terrena nel 2000 di Allen, ricordato in una monumentale operazione costituita dalla pubblicazione di due album in studio (The Deep End 1 & 2), uno live (The Deepest End) in cui numerosi bassisti di fama mondiale e altri ospiti vari ricordano la memoria dello scomparso, costrinse Warren a cambiare le carte in tavola.
Al posto dello scomparso bassista venne assunto Andy Hess, inoltre si aggiunse Danny Louis alle tastiere. Se dal punto di vista umano la dipartita di Allen è stata drammatica e traumatica, dal punto di vista strettamente musicale, le nuove leve non lo fanno rimpiangere: Andy è un bassista preciso e talentuoso e l’ingresso delle tastiere hanno giovato non poco sul sound della band. Deja Voodoo è un disco eccezionale; il sound è compatto, potente, e molto scuro se paragonato con le altre prove del gruppo…il marchio Mule esce rinnovato ma non certamente snaturato. Il disco, sia per chi è abituato all’ascolto dei Muli che per le new entry, non è di impatto propriamente immediato, e necessita di alcuni ascolti per essere veramente metabolizzato. E’ uno sforzo di cui non vi pentirete…

I-Bad Man Walking

Si parte veramente forte con “Bad Man Walking”: un roccioso hard rock-blues dove possiamo subito apprezzare quanto giovi l’inserimento di Danny Louis in formazione; grande canzone, molto potente e decisamente adrenalinica. Warren voleva mettere le cose in chiaro sin da subito seguendo una tradizione che lo vede aprire i suoi dischi con pezzi energici (Dose: Blind Man in the Dark; Life Before Insanity: Wandering Child; The Deep End Vol.1: Fool’s Moon). Bello e deciso l’assolo, tirato come il pezzo, con uso del wha-wha.

II-About To Rage

Le cose qui si fanno veramente serie e "About to Rage” sembra essere posta qui giusto per ricordarcelo: una ballad di duro e granitico southern rock psichedelico. Favolosa quando va in crescendo con l’hammond a guidare e la chitarra di Warren che disegna spettacolari suoni nel granitico ritornello con profondi accordi inframezzati dalla sapiente grancassa di Matt. Splendida, a tratti ipnotica nel suo incedere lento e maestoso, davvero evocativa per quasi 8 minuti di questo rinnovato ma riconoscibilissimo Mule-sound.

III-Perfect Shelter

“Perfect Shelter” è la prima grande sorpresa del disco. Il brano abbastanza funky nel sound, mostra un ampio uso del wha-wha e un grande tiro. I Gov’t Mule girano veramente a mille e Matt e ed Andy si trovano a meraviglia come se suonassero insieme da sempre; con Danny formano il perfetto muro di suono per sostenere le evoluzioni chitarristiche di Warren il cui debordante l’assolo nella parte centrale del brano è in puro stile hendrixiano.

IV-Little Toy Brain

“Little Toy Brain” testimonia nuovamente della grande abilità di Warren nello scrivere ballad veramente convincenti e coinvolgenti, anche se è un po’ più debole rispetto all’altra grande ballad del disco ovvero Wine & Blood. Ad un primo ascolto potrebbe sembrare abbastanza banale nella struttura molto canonica ma non temete, decolla dopo pochi ascolti…

V-Slackjaw Jezebel

“Slackjaw Jezebel” è caratterizzata dal ritmo sostenuto, dalla voce leggermente filtrata, dalla sezione ritmica che avanza potente come uno schiacciasassi; sono tutti gli elementi di questo potente rock-blues di grande impatto che caratterizza diversi episodi dell’album.

VI-Wine And Blood

“Wine and Blood” è uno dei brani cardine del disco: per la prima volta Warren si cimenta alla pedal steel e questo dona alla canzone una leggera atmosfera quasi countryeggiante. L’esperimento riesce comunque alla grande perché questa ballata è di una bellezza disarmante, con un Warren Haynes nelle vesti cantante dolce e malinconico, ma sempre estremamente credibile. Lui si trova alla perfezione in queste atmosfere come dimostra il suo live album solista (Live at Bonnaroo). Non manca certo il grande assolo chitarristico che aggiunge una nuova gemma nel già ampio carniere del nostro.

VII-Lola Leave Your Lights On

Questo pezzo è un debordante hard rock song di chiara derivazione di casa Kinks, il riffone iniziale sembra quasi quello di “You Really Got Me”; a Warren piacciono molto questi richiami ai maestri del passato (a testimonianza di quanto Haynes ami le citazioni ascoltate ascoltate i 16.34 minuti di Trane sul Live at Roseland Ballroom, con citazioni da Third Stone from the Sun di Jimi Hendrix e St. Stephen dei Grateful Dead ). Il resto è un continuo di incredibili evoluzioni chitarristiche con assoli veramente ottimi. Dal canto suo Matt tira fuori il suo drumming martellante che ben conosciamo.

VIII-Silent Scream

Tra i grandi brani del disco va assolutamente annoverata “Silent Scream”, una jam-ballad multi sezione come non se ne sentiva da decine di anni; Warren dimostra ancora una volta di saper attingere a piene mani dal passato con grande gusto per l’interpretazione e la reinterpretazione. Quasi 11 minuti di atmosfere scure, psichedeliche con continue improvvisazioni, favolosi assoli di chitarra e tastiere, cambi di tempo, sfumature hard –southern e chi più ne ha più ne metta. Proprio nella floydiana “Silent Scream", in fin dei conti si trova un po’ tutta la musica dei Gov’t Mule, andando però oltre nell’ indicare nuovi orizzonti che lasciano con molta curiosità e la certezza che la band può avventurarsi ancora davvero lontano…

IX-No Celebration

“No Celebration” è una buona ballad, con il classico crescendo centrale, che però nulla toglie e nulla aggiunge al valore dell’album.

X-Mr. Man

La vivace “Mr. Man” è una vera scheggia rock-blues con un tiro irresistibile e uno splendido duetto tra la Gibson di Haynes e l’hammond di Louis, canzone questa che contribuisce ad alzare ancora il giudizio sul disco così come i due brani conclusivi.

XI-Separate Reality

“Separate Reality” è un’altra grande ballatona hard-rock decisamente ispirata con un grande Warren che canta in modo splendido e con la band che dimostra ancora di girare a mille regalando grandi emozioni.

XII-New World Blues

Si chiude con “New World Blues”, un hard-blues dal sound abbastanza cupo e potente, dal grande impatto sonoro. Veramente una grande canzone per una chiusura potente e decisa. Da antologia il super assolo centrale e finale del leader.

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