...Sembra che si sia appena svegliato, Graham, nell'introduzione ad "Empty word", brano iniziale, ma ecco che di colpo si viene trasportati in una selva intricata di riff, assoli distorti, cambi di tempo. E' l'ingresso, ubriaco, arrabbiato, maestoso, ad un disco in cui malinconia ("All has gone", "Bonfires"), rabbia devastante ("Burn it down", la stessa "Empty word"), estasi alcolica ("Hurt prone", "You never will be", "I'm going away"), quadretti folkrock deviati ("Tired", "Thank god for the rain", "Too uptight"), psichedelia ("Big bird", la desolata e splendida "A place for grief", un tunnel che ti accompagna in un'altra dimensione, brano conclusivo di un'intensità enorme) si mescolano per creare quello che è lo specchio dell'anima del chitarrista inglese (per quanto mi riguarda il migliore chitarrista degli ultimi vent'anni, nonchè mio chitarrista preferito, lo ammetto).

Ispirato, asciutto, diretto, senza filtri: le emozioni che permeano ognuna delle canzoni del disco ti arrivano addosso come un fiume in piena.

Lasciatevi inondare 


  • easycure
    5 feb 08
    Recensione: Opera:
    ho sempre apprezzato il suo approccio lo-fi un pò surreale.. forse ha fatto un pò troppi dischi, però questo da come lo descrivi sembra valido
  • GrantNicholas
    6 feb 08
    Recensione: Opera:
    Graham Coxon è un grandissimo.
  • Rooftrampler92
    6 feb 08
    Recensione: Opera:
    Graham Coxon sta meglio senza che con i Blur...
    il disco non l'ho mai sentito...però tutti i membri della ex band sono validi perchè tutti hanno capito che ormai il brit era bello che finito(alla fine degli anni '90).
    Cosa che un gruppo come gli Oasis ancora non ha capito...
  • alessioIRIDE
    6 feb 08
    Recensione: Opera:
    un uomo che affoga nei suoi miti... mi sta simpatico, ma questo disco non lo conosco
  • boredom
    6 feb 08
    Recensione: Opera:
    questo disco ce l'ho ma dovrei ripescarlo, quello che preferisco è The Sky Is Too High. Concordo con Easy, questo ottimo chitarrista ha fatto troppi dischi.
  • GrantNicholas
    6 feb 08
    Recensione: Opera:
    @Rooftrampler92: quello che gli Oasis fanno dal 97 in poi a mio parere non è considerabile come britpop (che per me è sempre stato un non-genere, sarebbe come mettere insieme i Catatonia ai Primal Scream), ma puro e semplice pop-rock . Solo qualche pezzo quà e là (The Importance Of Being Idle per esempio) ricorda quegli anni. I Blur, poi, hanno sempre avuto un'attitudine più sperimentale anche nei loro dischi pre-eponimo (basti pensare a cose come Globe Alone in The Great Escape).
  • GrantNicholas
    6 feb 08
    Recensione: Opera:
    Anche perché come ti spiegheresti che sono gli unici sopravvissuti di quel movimento? Non di certo perché propongono le stesse cose che facevano nel '95. Secondo me, indipendentemente dalla loro (finta) guerra personale, Blur e Oasis sono talmente diversi da non essere paragonabili. Poi ognuno sceglie a seconda dei propri gusti.
  • madcat
    6 feb 08
    Recensione: Opera:
    sono d'accordo grantnicholas,blur e oasis non hanno mai avuto nulla in comune,gli oasis sono patetici,i blur hanno sempre avuto un'attitudine sperimentale in ogni senso:hanno sperimentato ogni genere,sempre mantenendo il loro stile inconfondibile lucidamente folle e geniale,ed è assolutamente vero che nei dishi pre "blur" si trova una ricerca sperimentale costante ("the great escape" ma anche "modern life is rubbish" "parklife"anche nell'esordio "leisure"pensate a "sing" "birthday" per non parlare della marea di B-sides che hanno prodotto,etutto in soli 8 anni,non è un particolare secondario(parlo dei "veri blur"con quella colonna portante di coxon,quando se ne è andato sono diventati un'altra cosa
  • madcat
    6 feb 08
    Recensione: Opera:
    volevo dire che ANCHE nei dischi pre "blur" si trova una ricerca sperimentale costante
  • Recensione: Opera:
    l'unico dei blur che mi è sempre stato simpatico
  • Surferkangaroo
    6 feb 08
    Recensione: Opera:
    Bella recensione. Non mi è piaciuta la frase "(per quanto mi riguarda il migliore chitarrista degli ultimi vent'anni, nonchè mio chitarrista preferito, lo ammetto)".. senza quella frase sarebbe stata da 5! :). Ma io sono un gran cagacazzo quindi non farci caso :P
  • voiceface
    6 feb 08
    Recensione: Opera:
    anche se ben scritta, la recensione è troppo breve...poi quell'affermazione su Coxon miglior chitarrista degli ultimi vent'anni la si poteva anche risparmiare...
  • Anonimo
    6 feb 08
    Recensione: Opera:
    I know you laughed all night after you said that to me
    You bared your teeth so white, like you were hungry for me
    But you, you're just so complete
    And I, I'm just such a freak
    And we, we just can't compete

    dedicato a tutti i freak come me! COXON è UNICO!!!!!
  • stonersun
    6 feb 08
    Recensione: Opera:
    un mio amico mi fece sentire qualche disco. non mi entusiasma ma ne apprezzo lo stile creativo. buona lì.
  • presoblu
    7 feb 08
    Recensione: Opera:
    Il disco non lo conosco ma Coxon è un grande. Recensione buona.
  • madcat
    3 gen 11
    Recensione: Opera:
    anche per questo disco la valutazione nel frattempo è aumentata
  • De...Marga...
    29 ott 14
    Recensione: Opera:
    Nemmeno trenta secondi ho impiegato per leggere il tuo esordio debaseriano; mezzo minuto speso benissimo. E riesci in pochissime righe a spiegare tutto quello che interessa di un disco che merita una mia prossima attenzione; ormai ho perso il conto su quante decine di opere dovrò ascoltarmi nelle prossime settimane. Alegar carissimo.
    • madcat
      29 ott 14
      grazie amico! ti potrebbe piacere molto visto che ti è piaciuto the golden d

Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!

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