Happiness in Magazines” dell’ex-Blur Graham Coxon è la sua quinta opera extra-Blur. Oggi sono in vena di recensire quest’album. È il primo lavoro dopo l’addio alla band, abbandonata dopo che Albarn stava imboccando un percorso troppo “elettronico”. Le sonorità sono un mix tra quelle britpop di “Parklife” e quelle noise di “Modern Life…” e dell’album eponimo.

Le danze sono aperte dalla tirata “Spectacular”, un glam-punk piuttosto rumoroso e a tratti cacofonico… Non è certo la perla dell’album… Proseguendo nell’ascolto, ecco però emergere ottimi brani quali “No Good Time”, estremamente Parklifeiana, “Bittersweet Bundle Of Misery”, troppo simile però a “Coffee & Tv” (la base di batteria è identica e anche il giro di accordi e la velocità delle pennate sono similissimi), il punkettone “Freakin' Out”, primo singolo estratto che non dispiacerà a chi ha amato “Jubilee” e “Bank Holiday”.

“Hopeless Friend” si avvicina ai suoni di “The Great Escape”, con una melodia orecchiabile e cori “ah… ah” al minuto 1’53’’ che più brit non si può. “Bottom Bunk” sfoggia una melodia vocale bizzarrissima, un giro di accordi ancora più strambo, un bell’organo hammond, una batteria brit al 100%... ma non è il massimo. Ecco poi l’ennesimo britpop di “Don’t Be A Stranger”, con un assolo di marimba/chitarra a metà. Per ora ho analizzato i suoni britpop, ma citerò quelli lo-fi/noise: “People Of The Earth” è quanto di più sporco e cacofonico offre il disco, un ritornello veloce con strofe parlate e con accordi cupi, “Are You Ready” mi sa di Morricone a tratti (non mi uccidete per questa considerazione!), è un country-folk piuttosto svogliato. C’è anche spazio per due ballate: “All Over Me”, strabordante di archi e la “pianofortosa” “Ribbons And Leaves”, ultra lenta.

Concludendo, questo non è certo un album-capolavoro, ma contiene quattro-cinque brani da avere assolutamente se amanti delle sonorità dei Blur.

Più di tre stelle certo non posso dare, però. Coxon ha estro, ma senza l’intervento di Albarn spesso è troppo cacofonico e casinista… Lo preferivo nei Blur! Spero di non scatenare polemiche con questa mia frase… Aspetto un loro nuovo album e nel frattempo mi consolo con la raccolta “Midlife”.

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