Ahahahahahahah... "Novità", che bello!
GFR/Morte/Festa
Doppio cofanetto di nobilissima muffa rocchenrolle
Andrebbe urlato come fanno ancora in quei pochi mercati veraci....
Fino ad una decina di anni fa avrei voluto che alla mia nobil morte si fosse organizzato un bel festone... una settimana, minimo una tre giorni alla Festival Rock anni sessanta.
Avevo dato seria missiva con tanto di apposito scritto agli amici più fidati.
Ero convinto, e in cuor mio volevo, di crepare presto, entro i 40 o li a cavallo...
Passato i quaranta, ero messo discretamente male (visivamente benissimo, internamente malissimo) ... ma arriva la Contessina. Tutto cambia, la nobile Fanciulla mi ha fregato... non si crepa più, diventerò sicuramente vecchio, un dramma vero.
Non riesco a diventare vecchio, è una cosa che va contro me stesso... non so come spiegarlo ma è così. Non poter dire FARO' sia per un dato anagrafico che, soprattutto, perché non ne avrò più la forza fisica e mentale, per me è la peggior cosa in assoluto.
Come il Rock’n’Roll, per come la intendo io, questa roba qui che siamo è una cosa per giovani.
Quando sento gente che dice “non vedo l’ora di andare in pensione” ... sto male e capisco di vederla proprio all’opposto della maggior parte della gente. Io non vedo l'ora di non arrivarci .
La morte è una grande cosa, il vero mistero, una cosa da “vivere” intensamente.
E dire che i pochissimi flash della mia brutta infanzia sono proprio relativi, oltre ai casini familiari, ai miei incubi di bambino in cui mi dicevo in cameretta prima di addormentarmi “non sono nulla, non siamo nulla, moriamo senza speranza alcuna e senza lasciare traccia” con il cuore impazzito in gola (e probabilmente i primi, inconsci, attacchi di panico); ma poi, allora, pensavo che avrebbero inventato la pillola per l’immortalità ...
E comunque la Festa per la Morte doveva essere una cosa bella in quanto tutti sapevano che per me era così, zero drammi.
L’omaggio che dovevano farmi era divertirsi, totale nobile follia. Goliardia assoluta.
Alla base il Rock’n’Roll in tutte le sue deviazioni, per tutti i gusti.
La prima band che la mia “testa” - ma soprattutto il cuore - ha sempre associato al Nobile Evento sono i miei amatissimi Grand Funk Railroad.
Ci sono parecchie cose che non so perché le compro... succederà anche a voi, forse.
Doppio cofanetto con tutta la discografia dei GFR, belisim!
Che io li abbia già tutti è un “problema” mentale che si risolve in un paio di minuti.
Lo prendo, ovvio.
Non vi starò certo a raccontare di tutta la discografia dei Grand Funk Railroad, neanche ricordo i titoli in fila. Però il sound lo ricordo bene perché, come tutte le cose che ami, si inchioda nell’anima per sempre.
Due parole però per i futuri giovanissimi rockers debaseriani che, può essere, non conoscano bene i tre ragazzi di Flint - Michigan e che nel nobile sito troveranno super recensioni per ogni singolo album (sarced, p.p.farina, fedezan76, Rocknroll ecc)
Dovete assolutamente possedere l'intera discografia di una delle band più importanti del genere. Ogni rocker che si rispetti non può prescindere da Loro.
Agosto ‘69 / Novembre ‘70 - in poco più di un anno vengono registrati i primi tre album in studio e il primo live-album.
“On Time” – “Grand Funk” – “Closer to Home” – “Live Album”
Una raffica di debutto che nessuna e dico NESSUNA band può vantare come rapporto qualità/quantità. Love, Doors, Zepp, Sabbath accomodatevi dietro, grazie.
Mark e Don hanno 21 anni e Mel diciotto.
Basterebbe questo per farli entrare di diritto .... nel vostro cuore.
Hanno un sound che definire portentoso non è un eufemismo ma una cazzata colossale.
I GFR sbriciolano, asfaltano tutto come il “famoso” e, stavolta mai meglio perfettamente indicato, rullo compressore.
Sono dei selvaggi nel senso più nobile della parola.
La “favolosa” critica musicale dell’epoca non può che giudicarli grezzi, grossolani e sfracassatimpani.... come fossero difetti poi.... ah no per la “favolosa” critica lo sono, vero.
Per me sono godimento totale per le orecchie, per l’anima e per gli ormoni.
Ora è semplicissimo, beati voi per questa facilità d’azione, ma trent’anni fa reperire i dischi dei GFR ricordo che era una fatica bestiale e le notizie su di loro da noi erano praticamente nulle.
Se in Europa rimarranno semi sconosciuti al grande pubblico, in America saranno l’unica band capace di tentare , almeno di contrastare, la supremazia dei Led Zeppelin nei tour.
Poi nei tre anni successivi altri 4 album in studio. “Solo” ottimi questi, culminati con il loro più grande successo commerciale “We’re an American Band” in cui entra nella formazione ufficiale Craig alle tastiere.
“Survival” - “E Pluribus Funk” - “Phoenix” - “We’re an American Band” -
Il suono del gruppo diventa più leggero, meno brutale, le tastiere contribuiscono ad ammorbidire il sound; l’atmosfera non è più la stessa.
La "favolosa" critica musicale dell'epoca non comprende e non appoggia questo cambiamento, troppo pop, hanno perso la loro
Caratteristica.... "ma come?! Se vi faceva cagare proprio quella??!!”…. Misteri della “favolosa” critica musicale.
Altri 3 anni per gli ultimi 4 album. Non certo brutti (a parte “Born to die” decisamente scialbo), buoni album, ma i GFR che conoscevamo non esistono più.
“Shinin’ On” - “All The Girls In The World Beware!!!” – “Born To Die” - “Good Singin’, Good Playin’”
La chicca dell’ultimo album in studio “Good singin’ good playin’” vede la produzione e la collaborazione del genio di zio Frank Zappa che tenta di rilanciare i ragazzi... ma la magia è ormai finita.
La chicca invece dell’ultimo periodo della discografia è il secondo live “Caught In The Act”. Qui torniamo su livelli altissimi, io continuo a preferire il primo ma è una mera questione di gusti davvero stavolta. Due live che entrano di diritto, anzi di prepotenza, nel ristretto novero degli album impossibili da dimenticare.
Era tanto, anzi sicuramente non avevo mai sentito tutta la discografia di fila...
Dopo trent’anni rimane un’esperienza affascinante... che ti rimane dentro.
Ah la Nobil Festa/Morte, che ormai non si farà più perché dai 50 sei vecchio non vale adesso....
Avevo dato due uniche dritte obbligate.
Il pezzo che apriva le danze doveva essere..... “My Generation” e i GFR dovevano essere protagonisti assoluti.
Cinquanta euro per tutta la discografia... che nobile regalo!!!
Buon ascolto.
Carico i commenti... con calma