Per recensire questo disco bisogna partire da alcune precisazioni: è ufficialmente il loro ultimo album, come annunciato dal frontman della band; ho letto di tutto su questo cd, ma la costante è che tutte le recensioni si rifacevano ai paragoni con The Sophtware Slump, il disco unanimente (o quasi ) considerato loro capolavoro, considerando questo un'involuzione o un peggioramento - quasi non fosse lecito cambiare e questo disco fosse una maledizione! Va detto che The Sophtware Slump rimane il loro capolavoro, perchè è geniale, ma imperfetto; quasi di difficile ascolto con quelle lunghissime pianure di suoni obliqui, low-fi, elettronici e chitarre fuzzy. Quest'album invece è una degna evoluzione, un disco in divenire sull'idea musicale del gruppo: meno geniale e più pop-olare, ma incredibilmente equilibrato e curato, pur rimanendo un luminoso faro del panoroma indie.

Un ottimo addio, un compendio di quello che i Grandaddy sono stati e sarebbero potuti diventare, il che ci lascia ancora più tristi. Gli ingredienti ci sono tutti: magiche intro e stacchetti strumentali; due pezzi (Jeez Louise e Elevate Myself) che ritornano ai fasti delle chitarre acide e ai suoni "Bontempi" di Under The Western Freeway; una ballata malinconica (Summer it's gone) e una ballata psichedelica, lieve e triste (The animal world) che tanto mi ricorda So You'll aim toward the sky di The Sophtware Slump; e poi il classico pezzo tirato simil-punk, che ricorda Florida dell'ultimo ep, la Song 2 del disco (50%); una simil-bossanova (Where I'm animore) con un assolino stucchevole ma perfetto e un micidiale ritornello miagolante - ascoltare per capire; due pezzi (Campershell Dreams e Disconnecty) che rimandono ai Blur low-fi e sperimentali di 13; e poi gli altri pezzi tra cui le riuscitissime Rear view Mirror e Guide down denied, in puro vecchio stile Grandaddy con coretti d. o. c. , sinth e keyboards. Per finire la bella This is how it always starts e la ghost track con un pianoforte molto Muse prima maniera sopra cui il cantante mugula "I'll never return". Titoli di coda - fine. Triste.

Sia che siate vecchi affezionati del gruppo, sia che vogliate avvicinarvi a loro per la prima volta, non rimarrete delusi. Non il disco più bello? Sicuramente il più riuscito.

Carico i commenti...  con calma