Per questo album devo ringraziare chi ha avuto la gloriosa idea di regalarmelo. Senza dubbio ora è uno dei miei preferiti, perchè è semplicemente qualcosa di speciale. Speciale in quanto ogni canzone ha la sua identità, nulla si ripete tra un brano e l'altro, l'unico filo conduttore e la voce delicata che fa da contorno in modo naturale all'originalità della parte strumentale. Comparso nel 2000 su V2 Records, "the sophtware slump" dei Grandaddy (California) ricorda molto la leggerezza e armonia dei Teenage Fanclub o Pavement, nonostante il loro grezzo look da taglialegna (barbe incolte e camicie a quadri) e pertanto si discosta notevolmente dai clichè legati tradizionalmente alla scena californiana. Piacevole da ascoltare grazie all'azzeccata scelta e simbiosi di keyboards e chitarre un pò fuzzy, all'atmosfera personale che accompagna ogni brano e che certamente ti coinvolge, abbandonandoti ai tuoi attuali stati d'animo. Un album da vivere intensamente, perchè senza tempo e stile. 5/5 katja
Carico i commenti... con calma