Tra i migliori progetti East Coast 90's, occupa senza dubbio un posto di rilievo il collettivo Gravediggaz, supergruppo di Brooklyn Wu-affiliato formato da quattro nomi di tutto rispetto, che per l'occasione si presenteranno con quattro rispettivi nuovi alter-ego: parliamo di RZA (Wu-Tang Clan) che aggiungerà ai già numerosi aka "The RZArector", Frukwan (Stetsasonic) qui "The Gatekeeper", il leggendario Prince Paul (Stetsasonic, The Handsome Boys, primi De La Soul ) che sarà "The Undertaker", e non ultimo il compianto Poetic (The Brothers Grym), salito alla ribalta proprio con i Gravediggaz, e omaggiato di recente sul fortunato The Ownerz dei Gang starr, che si presenta come The Grym Reaper.
Autori di un Rap dalle tematiche nichilistico-pessimistiche ("There's no need to cry... cause we all die!"), e dal sound talmente oscuro, pesante e misterioso da attribuirsi l'appellativo Horrorcore, i quattro, trascinati dalle produzioni di un accoppiata RZA-Prince Paul più affiatata che mai (anche al mic) tirano fuori un lavoro che nel suo piccolo passerà alla storia: "6 Feet Deep", debutto con il botto datato 1994, suo malgrado mai raggiunto dalle successive deludenti pubblicazioni, (che vedi forfait del duo Prince Paul-Rza prima, e morte prematura di Poetic dopo, non lasceranno il segno più del dovuto).
Prince Paul con 11 produzioni, Rza con 3, e Frukwan con una sola buona apparizione si dividono la fetta sui beat, tutti accomunati da un atmosfera ipnotica, minacciosa, ed inquietante, tra campioni horror e suoni deliranti che sembrano cuciti a pannello per il flow tagliente di Poetic (una grandissima prestazione qui) & co. RZA fresco del successo appena ottenuto col grandioso "Enter The Wu-Tang 36 Chambers" prosegue il concept sonoro li intrapreso con "Graveyard Chamber" (non è difficile scambiarla per un ipotetica bonus track del suddetto disco), l'allucinante "6 Feet Deep" (uno spettacolo i suoni volutamente stonati) e "Diary Of A Madman" (il miglior beat del lotto, con un coretto lirico indubbiamente conturbante), quest'ultime forti del featuring convincente di Killah Priest, e Scientific Shabazz.
Prince Paul tra sporadici scratch e beat decisamente dark fa il grosso del lavoro legando tra loro le 16 tracce in un tutt'uno con tagli netti a mo di mixtape (sfido ad accorgersi del cambio tra la seconda e la terza traccia). Tracce come 1-800 Suicide", "Constant Elevation", "Nowhere To Run, Nowhere To Hide" col suo andamento noir, e "Defective Trip" con quel basso esagerato colpiscono non poco.
RZA si conferma anche un ottimo rapper con prove sopra le righe dove non fatica a farsi strada il suo stile più aggressivo (chi ha parlato di Killa Hill Niggas?) su "2 Cups Of Blood", e soprattutto "Bang Your Head" due episodi semplicemente devastanti: è infatti nella stramberia di quest'ultima insieme allo psychofunkyfusion di "Deathtrap", nella convivenza tra rappati squilibrati, distorsioni, cassarullante spinti, campionamenti jazzy a-là Premier che si nota tutta la forza di questo gruppo, che tra strofe precise e ben incastrate sorrette da uno stile particolarmente hardcore con picchi insano-schizoidi (nello specifico Poetic) si tiene ad alti livelli per tutti i 50 minuti, senza sfigurare nemmeno nelle skit.
L'atmosfera unica che si respira in questo album raramente verrà riproposta con risultati cosi trionfali, e se avete apprezzato i già citati "Enter The Wu-Tang 36 Chambers", e "Temples Of Boom" per il mood, ma anche pietre miliari come "Only Built 4 Cuban Linx", "The Infamous" e "Bacdafucup" per rapping e beat, allora non potete perdervi i Gravediggaz di 6 Feet Deep.
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