All'Hunterian Museum (35-43 Lincols Inn's Fields) viene mostrato lo scheletro di un Irish Giant, che avendo vissuto tutta la vita come freak nei circhi richiese di essere bruciato e sparso nel mare così che il suo corpo non seguisse lo stesso fato. Evidentemente nessuno se lo cacò all'epoca e così adesso all'Hunterian Museum mi fissa dall'alto come se volesse sforgarsi con me. Il suo nome pare fosse Kevin, come il fantasma che un certo Dan Gray ha messo all'asta su eBay per un dollaro e 24 (e se lo butti a mare neanche devi bruciarlo): Dan si lamentava che la ragazza non si spogliasse più e ha deciso di sbarazzarsi dell'amico, che è pure ritratto in foto ma si vedono solo le Nike.
"Si sta facendo scuro e ho un fantasma che mi accompagna a casa" canta Nick Talbot in "The Diver" e forse non è proprio questo che Dan intendeva ma "Flashlight Seasons" sarebbe il mio disco dell'anno se non fosse per qualche mese d'anticipo: è più triste di ogni altra cosa giri nel mio lettore e più forte di orde di eroi tornati a riscaldarmi il cuore quando avevo girato le spalle. "Flashlight Seasons" è una raccolta (di canzoni?) dal lato più scuro della vita registrata con una purezza di suono, voce e lirismo da spezzare il respiro. Un matrimonio tra folk ed ambient che rincuora lo spirito, una sequenza di racconti di un dolore agghiacciante che stupiscono per la semplicità con la quale sono stati concepiti. E chissà che diavolo voglia mai dire se ti accorgi che gli anni passano e la musica si fa sempre più scura - dovresti preoccuparti e invece continui ad invecchiare.
In "Hopechapel Hill" ne rappresenta l'apice: è qui che si raccolgono tutte le notti le voci e le facce che ti hanno accompagnato lungo i pendii e lì si ricordano di te, mentre finisci un'altra birra e la dedichi a loro e il mondo ti appare migliore. E chi non ce l'ha un amico invisibile - uno che venga a trovarti di notte e ti dica di quanto è potente la sua droga. Il mio voglio che sia il gigante irlandese, e da quando l'ho conosciuto mi viene spesso a trovare e mi racconta di quanto è potente la sua droga mentre mi fissa dall'alto. Con lui riesco pure a immaginare del fato, del mare, di colline della speranza, dei circhi di tutti il mondo e della ragazza di Dan Gray.
Niente di nuovo - le dico - mentre insiste per spogliarsi.
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