"The Quiet Offspring" è il quarto lavoro di studio dei norvegesi Green Carnation.
L'attesa per questo nuovo lavoro è stata spasmodica da parte della critica e da parte dei numerosi fan che la band ha saputo conquistarsi nel corso degli ultimi anni; questo grazie al loro precedente lavoro, "A Blessing In Disguise": un capolavoro del prog-metal d'atmosfera.
Questo nuovo lavoro servirà a fornirci la risposta alla seguente domanda: "A Blessing In Disguise" è stato un isolato barlume di splendore compositivo oppure ci troviamo di fronte ad una band ormai realtà affermata nel panorama musicale europeo?" Dopo numerosi e ripetuti ascolti di "The Quiet Offspring" sono giunto alla conclusione che la risposta corretta è la seconda.
Innanzitutto voglio informare i fans, che questo nuovo lavoro della band si discosta dal loro disco precedente. Tuttavia questo non sorprenderà ne sconvolgerà più di tanto... poichè i cambi di stile e di direzione non sono cosa nuova per i Green Carnation. Possiamo dunque definire il nuovo disco come dotato di un sound sicuramente più duro e più diretto rispetto a "A Blessing In Disguise"; tuttavia ciò non vuol dire che mancherano le parti melanconiche (elemento base della musica dei Green Carnation) così tanto apprezzate dai fans... del resto qui si parla di un disco dall'indiscutibile alto tasso di emozionalità. In molte delle canzoni sarà possibile notare come siano stati mischiati i classici suoni del prog anni '70 con grezzi riff di chitarra, quasi a volersi ricollegare ai lavori più duri di Opeth e Pain Of Salvartion. Come ho precedentemente affermato, questo disco è molto più veloce e potente del\dei predecessore\i; canzoni quali "The Quiet Offspring", "Just When You Think It's Safe", "The Everlasting Moment" e "Dead But Dreaming" sapranno colpirvi e stordirvi con una scarica di granitici e ben sviluppati riffs.
Una parte di fans invece avrà difficoltà a riconoscere la mano dei Green Carnation dietro brani quali "Childs Play" e "A Place For Me". Per scongiurare fraintendimenti vi chiarisco subito che quando ho detto che questa è una band prog-metal, non intendevo necessariamente che vi sareste trovati di fronte ad impressionanti soli di chitarra o a parti di piano intricate; qui è il gruppo nella sua interezza che svetta... "The Quiet Offspring" è una grandissima prova di quanto una band possa essere ben amalgamata nel produrre musica. Il disco è ben lontano dall'essere noioso o comunque vicino ai lavori di gruppi che si producono in complessi virtuosismi del proprio strumento che a volte (a volte) lasciano il tempo che trovano. Tornando a noi; se sperate che io vi indichi qualche canzone da ascoltare per prima o vi citi le mie preferenze... mi scuso ma non mi sarà possibile farlo, perchè tutte le tracce presenti in questo lavoro sono davvero buone e tutte in grado di creare una perfetta atmosfera; ma badate... questo disco non è per niente di facile comprensione. Solo dopo molti ed attenti ascolti riuscirete a scoprire il vero valore e la qualità di questo "The Quiet Offspring".
Bene, dopo questa opera possiamo finalmente affermare a pieno titolo che i Green Carnation appartengono all'elite della musica! Lasciatevi circondare e fatevi rapire dalla magia della loro musica e non ne resterete delusi: si tratta sicuramente di uno dei migliori dischi del 2005.
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