L'ottobre 2004 segnò il ritorno in grande stile dopo quasi 4 anni di silenzio dei Green Day con l'ormai celebre "American Idiot", album pop\rock che in parte perde le sonorità che resero i Green Day famosi nel lontano 1993 con Dookie, ma che acquista quella sonorità pop che tanto va di moda in questo nuovo millennio.
Forse sarà stata proprio questa scelta a far storcere il nasino a i fan piu sfegatati del Punk puro. Personalmente questa scelta non che mi abbia dato fastidio, anzi mi è sembrata giusta per aprire l'album a persone che fino ad ora non sapevano neanche chi fossero i Green Day. Alla fin fine questa è stata una mossa piu che giusta visto che il cd ha raggiunto ben 9 milion i di copie vendute in tutto il mondo.
Il cd si apre subito con l'omonima "American Idiot", il brano piu Rock che il cd propone, nonchè primo singolo dell'album a finire su mtv. Il brano è veloce, godibile e a differenza degli anni passati amato anche da chi non ama il Punk. La seconda traccia è l'interminabile "Jesus Of Suburbia", brano lungo 12 minuti che è composto da 5 pezzi di canzoni diverse messe insieme dal trio di Berkley che ha anche realizzato un video che Billie Joe defini' all'uscita il "nuovo Thriller".
Il terzo brano è "holiday", anche questo brano piu propenso al Pop che al Punk, molto orecchiabile con il ritornello coinvolgente. ora arriviamo alla quarta traccia, il vero cavallo di battaglia del cd, "Boulevard Of Broken Dreams" è stato un successo planetario, una canzone quasi perfetta per questo nuovo millennio con una composizione impeccabile, mai banale con un testo capace di strappar lacrime. Il brano è stato pluripremiato, vincendo premi su premi e facendo volare in testa alle classifiche "American Idiot". La quinta traccia è la bellissima e sottovalutata "Are We The Waiting" l'emblema del cambiamento dei Green Day dal Punk al Pop anche se la canzone è veramente bella. "St. Jimmy" è un ritorno al passato dei Green Day, brano da cantare a scuarciagola visto la potenza che ti imprime.
Continuando l'ascolto si trovano "Give Me Novacaine", brano che parte bene ma poi finisce male, e la stupenda "She's A Rebel" tanto breve quanto bella. a mio modesto parere il miglior pezzo del cd, in vero stile Green Day. "Extraordinary Girl" è un buon pezzo che precede l'ottima "Letterbomb" anche questo bravo veloce e con il classico ritornello che si istalla in testa. Il cd si conclude con "Wake Me Up When September Ends", un'altro dei diamanti dell'album, che parla della morte del padre di Billie Joe dieci anni prima ed accompagnato da un video molto triste. La dodicesima traccia è l'altra lunga, cioè "Homecoming" e a chiudere il lavoro troviamo "Whatsername" che chiude ottimamente il cd con i suoi continui sbalzi di ritmo, giusto epilogo al cd.
Tutto sommato questo è più di un gran album, che segna il ritorno dei Green Day in grande stile, forse abbandonando le origini e aprendo le porte a nuovi orizzonti.
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