Recensire un disco del genere è meno scontato di quello che può sembrare, in quanto bisogna per forza che mi "scontri" contro chi adora incodizionatamente questo gruppo, senza contare chi non ha nessuna intenzione di sentirli. Vorrei riuscire a farlo, per aggiungere qualcosa ad un discorso di "musica che passa nel mio stereo". È il minimo che possa fare, dopo le accuse rivoltemi di "devozione al death metal" (sic): e adesso, beccatevi questa.

Questo disco è come tutti gli altri, senza fronzoli, senza novità di rilievo, senza la crudeltà del (vero) punk, addirittura con la pretesa di suonare dal vivo un pezzo diviso in 5 interminabili parti (Jesus of suburbia). Una noia mortale, per chi non conosce l'originale, almeno. Il clima è quello del surfin' rock'n'roll, ma in certi momenti ("I Don't care", "Wake me up...") sembra di ascoltare un letale concerto di pop/80: le "parti lente", per favore, quelle no... poi si accelera all'improvviso, giusto per una pogata in più, giusto perchè noi-siamo-fighi. E quel modo di cantare stonato di Joe, non preoccupatevi, non è cambiato. Lui si sente così punk... Bisogna comunque riconoscere una capacità del batterista superiore rispetto agli altri due componenti, ma questo è (dovrebbe essere) punk, quindi chissenefrega. L'impatto manca, il coinvolgimento c'è: manca l'aggressività, l'incisività. Le stecche di Joe, ci sono pure, vero marchio di fabbrica.

Molti pezzi sono frammisti con coretti di dubbio gusto, chitarrine acustiche ed intermezzi melodici giusto per accaparrarsi qualche fan in più. Magari di quelli che amano i nuovi Metallica, e considera i vecchi solo rumore. Magari qualcun altro che ama gli Offspring, ma quelli di "Why don't you get a job". Oppure di quelli che considerano i Green Day i (nuovi) Beatles (ubriachi). I pezzi trascorrono senza pesare troppo, si fanno ascoltare senza troppi problemi, ma in certi punti si rasenta l'autentica rottura di coglioni.

Quello che rimprovero a Billy Joe & Co. è la totale mancanza di cattiveria, come sarebbe adeguato per un gruppo del genere: senza contare quell'atteggiamento indisponente che li ha resi degni di una battaglia di fango col pubblico ad un recente Woodstock. Sono stati sommersi di terra, ed è una buona immagine della loro situazione musicale. Non potranno mai essere grandissimi (come ad esempio gli attuali Exploited, i punk 40-enni più cazzuti che ci siano in circolazione: ma quelli hanno fatto gli anni '70, è un'altra storia): per riassumere, un vero lavoro da finti punk quali essi sono. Se fossero più sinceri ed originali, sarebbero degni di (maggiore) attenzione...

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