I Grip Inc. esordirono sulla scena nel 1995, con "Power Of Inner Strenght", album che lasciava già intravedere le grandi potenzialità della band, dedita ad un Thrash Metal fresco e innovativo, a dispetto di una scena ormai in piena crisi.
Sotto il monicker Grip Inc. si nascondono in realtà veterani della musica "pesante": Waldemar Sorychta (chitarrista e mente del gruppo), produttore metal arcinoto, e Gus Chambers, cantante dotato proveniente dalla scena punk. Last but not the least (decisamente NOT), troviamo Dave Lombardo, batterista che ormai non ha bisogno di presentazioni, a quanto pare all'epoca in fase Thrash-nostalgica. È ormai risaputo di come la presenza di alcuni personaggi nell'ambito musicale sia sinonimo di garanzia e qualità (vuoi per la loro intelligenza, vuoi che suonano con la facilità di un coniglio che si accoppia); possiamo dirlo senza fronzoli: Lombardo è uno di questi. Una tecnica, un'inventiva e un carisma che (possiamo dirlo) aggiunge a Nemesis una forza propulsiva di enormi proporzioni.
"Pathetic Liar" apre il disco. Subito si distingue un'ottima produzione, curata in prima persona da Sorychta. È lo stesso Sorychta a sorprendere, man mano che il lettore passa di traccia in traccia. Il suo stile è molto particolare, riesce infatti a fondere il tipico riffing Thrash a melodie orientali e atmosfere fortemente evocative (supportate a volte da tastiere), aprendo spazi a piacere tra le ritmiche serrate di Lombardo. Atmosfere futuriste che troveranno un'espressione ancora migliore nel terzo (capo)lavoro dei Grip Inc.: "Solidify". A completare il quadro di una delle band più concrete della scena odierna troviamo un Gus Chambers in gran forma: il suo cantato quadrato e "tedesco", risulta incastonato alla perfezione nel Grip-sound, tanto che si finisce in fretta per scordare il suo passato da urlatore punk.
"Scream At The Sky" è il capolavoro dell'album: ritmi anomali fanno da sfondo ad uno scenario pregno di ribellione, è un urlo di disperazione che sale dal ventre per poi esplodere in tutta la sua drammaticità sul finire del pezzo.
Descrivere l'album "track by track" sarebbe inutile, ogni canzone si mantiene su ottimi livelli qualitativi, e il filo logico tracciato dai quattro artisti sostiene ogni canzone, nessuna esclusa. Forse in questo si può trovare un difetto di Nemesis: la sua rocciosità, unita all'assenza di linee di basso interessanti potrebbe annoiare, soprattutto gli ascoltatori poco attenti e non avvezzi al genere.
In definitiva, se vi ritenete dei "buoni metallari" andate subito a comprarlo (non farlo sarebbe peccato mortale), se invece il genere non è il vostro, beh, spero almeno di avervi incuriosito: dateci un ascolto.
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