I Grip Inc. rappresentano il "refugium peccatorum" del Thrash agonizzante: un conciliabolo cosmopolita di musicanti inappagati del loro curriculum vitae artistico, bramosi di fiondarsi nella stanza dei bottoni della musica ultraheavy, lasciando sprigionare il loro "fuoco greco" artistico, senza sottostare a leggi di business is business come band più blasonate.

Nel 1993 Dave Lombardo, ex batterista unicum degli Slayer, unisce le sue forze a Gus Chambers, veterano Punk della terra d'Albione ed attualmente membro degli Squad 21, per formare una lega di Metallo Pensante e resistente alle pressioni della stampa, con una precisa tensione ammissibile dei suoi componenti, provvisto di una resistenza alla fatica elevata nonchè una cospicua duttilità ritmica delle sue schegge di metallo-non metallo. In campo subito Bobby Gustafson, ex ascia degli Overkill, e lo sconosciuto bassista Chaz Grimaldi, entrambi svaniti poi rapidamente all'entrata in formazione del guitarist-produttore factotum tutto pepe Waldemar Sorichta, personalità ingombrante ed eclettica della scena estrema alemanna, ex axeman dei Tecno-Thrashers teutonici Despair (www.metal.archives.com), alleato con Lombardo nel progetto da laboratorio Voodoocult. Completa la super band il bassista parvenu Jason Viebrooks, ex membro nel 1992 degli sfortunati Heathen (www.heathenmetal.com).

Nel 1995 esce questo "Power Of Inner Strength" dalla front cover che mostra al microscopio un ovulo fecondato, a quanto si dice. Nasce così un patchwork di stili musicali multiformi, ove il Thrash viene centrifugato con influssi sonici febbricitanti, siano essi il blues stravolto di "Innate Affliction" che la quiete prima della tempesta di "Colors Of Death", dall'incipit guitar-arpeggiato "Blowin'In The Wind" di una ghost town, quasi una marcia funebre che poi impazza nella velocità slayeriana, impiegata come catalizzatore per i "Verbal Razors" di Gus Chambers, dall'alito profumato Satori herbal spray throat. Il sogwriting vario e mai avariato vede Lombardo comporre (in parte) quattro song, ricamate dai suoi ottimi fireworks batteristici. La parte del leone la fa però Sorichta, il "furor teutonicus" della band, capace di merletti chitarristici in twilight zone, come di riff impertinenti. "Ostracized" ne è un esempio, con un testo denuncia sul ritorno a casa di un reduce di guerra respinto dalla società come il kafkiano Gregor Samsa della "Metamorfosi". Per tutta la canzone tiene banco il riff circolare, dal vago flavour "Led Sabbath", di Waldemar, che riluce come produttore ad hoc capace di catturare un suono serrato e non debitore allo strozzinaggio Bay Area, ma neanche alle fumose cantine kreatoriane di Essen; nondimeno gli assoli risultano frugali, soppiantati da tocchi industrial, ritmi etnici e vorticose spire sonore in "Moster Among US." (gioco di parole), un j'accuse contro un pedofilo serial-killer scolpito come "bestia della società".

Il prologo strumentale "Toque De Muerto" apre le danze con tutto l'olezzo di riti autoctoni che esce dalle casse delllo stereo, repentinamente stoppato dall'hook-guitar di "Savage Seas" un brano cadenzato, con Lombardo controllato sulle percussioni ed il cantato urlato, maschio e deciso di Gus Chambers, che risente dei suoi trascorsi Punk. "Hostage To Heaven" è il brano capolavoro-revenge di Lombardo, nel quale lo Speed-Thrash degli Slayer viene rivitalizzato nel suono più rifinito che raffinato, affatto debitore del "diabolus in musica", nel drumming più maturo condito dal muro di doppia cassa à la Benante e rullate onnipotenti, nel solos melodico ed articolato che è tanto ponderato quanto efficace. "Heretic War Chant" è l'altro babà da assaporare lentamente, gonfio di euritmia tribale, che poi decolla in partiture articolate della sezione ritmica, con Sorychta abile aracne nel tessere fraseggi duri, che però si avvertono come base portante del pezzo, miscelati ad altri elements (of anger).

C'è qualche barcollamento con "Cleanse The Seed" e "The Longest Hate", due pezzi ben suonati ma senza un'identità precisa e troppo urlati. Transeat. Esiste un limite anche alla versatilità e Soryctha non lo comprende, limando asprezza alle canzoni, difetto che perdurerà nei seguenti lavori. Ottimo esordio per una band in luna di miele, anche dal vivo, ma il livello di vendite degli Assassini californiani pare irraggiungibile. La versione nipponica dell'album contiene un pezzo aggiunto "Dragging Me Down" che è un divertissement, dalla furia simile ad "Hang The Pope" dei Nuclear Assault, inferiore al minuto: buon alleamento per Chambers e Lombardo.

Nel 1997 seguirà "Nemesis" che mostrerà i Grip Inc. come una promessa mantenuta, ma non fino in fondo.

Carico i commenti...  con calma