Premessa A: Odio i doppioni.
Premessa B: Scusate il doppione.
Premessa C: L'altra rece del disco in questione mi ha fatto a dir poco venire il magone.
Premessa D: Ok, mo' parto.
Diciamocelo, il thrash è forse il genere che negli ultimi anni ha dato i più eclatanti segni di decadimento. Parlando da metallaro a metallaro (ma anche no), il death degli anni '90 ha avuto grandissimi esponenti, è stato contaminato in mille modi e con risultati esorbitanti. Il prog è stato portato avanti da Dream Theatre, Pain of Salvation, Fates Warning ecc ecc. Si, forse il black, nonostante la svolta "sinfonica", è rimasto un po' indietro. E del metallo "battente"? Cos'è rimasto? I Metallica controfigura di sè stessi, gli Slayer che fanno lo stesso giro di note da vent'anni... Forse i Nevermore, se di thrash si puo' parlare, oppure gli oramai sepolti Pantera, e i primissimi/ultimissimi Machine Head, più qualcosina dei sempreverdi Testament. Quanta incertezza al giorno d'oggi... volete una risposta sicura? I Grip Inc.
I Grip Inc. sono gli unici che hanno saputo sperimentare con il suddetto genere, perpetuando comunque la tradizione, che vuole il thrash come genere dal forte impatto. "Isolation" apre le la terza uscita di questa band, "Solidify". Dal riff iniziale si nota subito una certa differenza dalle uscite antecedenti, sia nella produzione che nello stile dei Grip. I suoni sono più compatti, serrati, se vogliamo "Solidificati", e la chitarra sfoggia stop-and-go che ad un primo ascolto sorprendono il nostro orecchio, soprattutto se abituato al grezzo continuum di "Nemesis" (secondo lavoro della band). Ed ecco subito il primo stacco: il basso è in primo piano, Lombardo (si, Quel Lombardo) dà sfoggio della sua incredibile poliedricità con un ritmo tribale, mentre la chitarra crea un sottofondo acuto ed elettrizzante. Per quanto mi riguarda, mai sentito nulla di simile in un disco thrash. Ma le sorprese non sono finite. Lo stacco di "Amped" ti proietta direttamente in un futuro cybernetico: voce filtrata, ritmi lenti, che danno il via ad un'accelerazione che ha dell'epico, dove Gus Chambers (vocalist) incanta come pochi. È un assolo anomalo quello di "Amped", ma accurato e veloce. Dico anomalo perchè in ambito metal è difficile trovare assoli senza chitarra ritmica di accompagnamento; questo accorgimento oltre ad ottenere una particolare sfumatura, garantisce la possibilità di eseguire il pezzo dal vivo senza l'appoggio di una seconda ascia.
In "Lockdown" troviamo una grande prova interpretativa di Gus Chambers, mentre "Griefless" propone un suono liquefatto, ai limiti della fusion, intervallato con il classico incedere metallico. L'incipit di "Foresight" è puro headbanging, a cui segue l'atmosfera "futuristica" predominantedell'album: voci campionate e sovrapposte, ritmi cadenzati ma non troppo lenti, basso molto presente e chitarre acute e stridenti. "Verrater (Betrayer)", puro dinamismo sonoro, è supportata dalla potenza cangiante di Lombardo, tanto che spesso ci si chiede se il suo set possa essere effettivamentecomposto da semplici pelli, e non da qualcos'altro di più resistente. È stupenda "Human?", una canzone lenta, melodica ma al contempo febbrile ed inquietante che sfocia in un ritornello liberatorio, quasi un disperato quesito:
"Am I human? Answer meTake me as I am And feel how I feel"
La strumentale "Bug Juice" è un duetto tra Lombardo e Sorychta che per la prima volta si cimenta con la chitarra acustica, dai toni spagnoleggianti. Una tempesta sonora tra assoli e tecnicismi, comunque mai fine a sè stessi. Altissima tensione dunque, un perfetto sottofondo per un ipotetico salto spazio-temporale nelle epoche che verranno. Per fortuna che i Grip Inc. non si sono persi nei meandri del passato, nel timore che "magari sperimentale fa male, non fa vendere".
Fortuna anche che il loro suono del futuro sia qui, nel presente. Insomma, è una Fortuna che loro ci siano.
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