Mentre DeBaser annega in un mare di recensioni sul cinema e quasi non si distingue più un film da un album io sono quì che ascolto quest'ultimo scintillante raggio di sole proveniente dal Galles. Lo stesso Galles dei misconosciuti Gorky's Zycotic Mynci, dei più famosi Stereophonics e dei mai glorificati Super furry animals.

Gruff Rhys è il cantante degli "Animali super pelosi"; una band geniale ma allo stesso tempo poco conosciuta quà in italia. Nonostante ciò hanno scritto pagine importanti della musica fine anni 90 con capolavori come "Radiator" (1997), "Rings Around The World" (2001) fino all'ultimo bellissimo dipinto musicale che è "Love Kraft" (2005). Tornando a Gruff beh si è proprio lui: quel cantante dal timbro stile "Damon Albarn ultimi tempi" e quei capelli lunghi e arruffati, con quella faccia da contadino.
A Gruff non bastava cantare negli eclettici S.F.A, che facevano musica assolutamente fuori dall'ordinario e difficilmente catalogabile in un genere quindi senza abbandonare i vecchi amici di sempre prima sforna l'impronunciabile "Yr Atal Genhedlaeth" uscito all'inizio del 2005, scritto interamente in gallese, quest'album è un ottimo esercizio musicale di trenta minuti che si lascia facilmente ascoltare senza problemi, anche se credo non riuscirete mai a cantarlo a meno che non conosciate il gaelico.

Precisamente due anni dopo Gruff è ritornato alla grande con 'Candylion'.

Se conoscete i Super Furry Animals una volta ascoltato 'Candylion' non vi stupirete di nulla però sicuramente apprezzerete questo stile di musica in bilico fra folk e pop, anche se sarebbe troppo restrittivo come termine , perchè questo Candylion è sicuramente di più di un disco di folk-pop, 'Candylion' è qualcosa che non ti annoia mai, che scivola via in fretta e che fa sorridere chiunque abbia passato una giornata di merda.
Gruff usa come punto di forza il leone di cartone che milita nella copertina. Nel video della canzone omonima, lanciata come singolo, Gruff si presenta come un Giovanni Mucciaccia gallese. Illustrando, insieme alla collaboratrice Lisa Jen tutti i passi da fare per creare il vostro leoncino di cartone. Molto simpatico , ironico ed efficace , non c'è che dire (vedere quì per credere).

Le canzoni di 'Candylion' sono (quasi) tutte brevi ed efficaci. L'introduzione del disco è affidata a "This is just the beginning" di Superfurriana memoria somiglia tanto ad una sigla per videogiochi anni 80. Dopodichè si parte con la title track , di cui probabilmente abbiate già ammirato le tinte leggere e colorate vedendo il video e di conseguenza ascoltando la musica. Quasi ogni canzone dell'album è attraversata da leggere tinte di violino da fare invidia al Richard Ashcroft solista o pur volendo ai Verve di Urban Hymns.
Andando avanti con l'ascolto troviamo la grandissima "Lonesome Words". Mai ho ascoltato una chitarra classica così nervosa e così galoppante creando un atmosfera di attesa e di mistero con i cori della onnipresente Lisa Jen , i violini che impazzano e il ritmo delle percussioni così preciso e perfetto. "Painting People Blue" e "The Court Of King Arthur" sono un pò più brit . "Gyrru Gyrru Gyrru" ci ricorda ogni tanto l'anima ironica e scherzosa degli S. F. A e insieme a "Ffrwydriad Yn Y Ffurfafen" (molto simile a "Lonesome Words") rappresentano le uniche scritte in gaelico. Ci sono addirittura forti tinte jazz (con tanto di contrabbasso) in "Now that the feeling is gone" impreziosite e mischiate all'elettronica più minimale.

Fanalino di coda poi è "Skylon!" che probabilmente insieme a "Cycle of Violence" rappresentano le pecche dell'album. L'ultima perchè secondo me è troppo ridondante a se stessa e inoltre è troppo simile a Ffrwydriad Yn Y Ffurfafen ( che a sua volta è simile a Lonesome words ). "Skylon!" invece ha come unica pecca la lunghezza: più di quattordici interminabili minuti. Ho sottolineato unica perchè la canzone in se stessa è bellissima, ha un ottimo ritmo mantenuto dalla batteria e dalla chitarra che sembra gettare goccie d'acqua sul fuoco e inoltre in se stessa da come l'impressione di un lungo viaggio. Skylon! è sopportabile però fino ai 6-7 minuti dopo inizia a risultare pesante ripetendo sempre lo stesso motivetto. A mio modo di vedere Gruff, poteva terminare prima la canzone, senza farsi troppo problemi. Ma comunque devo dire che per chi ascolta i Super Furry Animals deve essere già abituato a chiusure di questo genere. Da ricordare infatti l'interminabile "Blerwytirhwng" anch'essa un fanalino di coda di Out Spaced (1998) dove a metà canzone c'era un suono strano che andava in loop e non finiva più.

Per concludere degnamente posso dire che l'album in questione è consigliato sicuramente a chi ama i Super Furry Animals, a chi vuole ascoltare un pò di pop innocuo, a chi vuole passare tre quarti d'ora in santa pace senza annoiarsi troppo e a chi si è incuriosito dalle parole della mia recensione. Perchè le recensioni a questo servono, no ?

Ah, a proposito !

Post-scrittum: questo non è un film!

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