23 Novembre 1993: esce "The Spaghetti Incident?", l'ultimo album dei Guns N' Roses. Nemmeno un album di inediti, un album di cover punk e glam, quella che nei giorni nostri potrebbe venir definita una "commercialata" bella e buona.
23 Novembre 2008: esce "Chinese Democracy", il nuovo album dei Guns N' Roses. Quest'album è stato al centro di mille controversie e altrettanti rumor. Date di uscita rumoreggiate, partecipazioni, titoli di canzoni, performance live e demo. Un album che molti hanno seguito su internet e che molti potrebbero aver già sentito.
Proprio perché di internet si parla, l'album è già andato in rete da qualche giorno, e mi sono riservato il desiderio di ascoltarlo un paio di volte prima di comprare la mia copia dell'album dalla Feltrinelli.
L'album si apre con la title track, "Chinese Democracy", nonchè primo singolo dell'album. A guidarci nel mondo di questo nuovo album c'è un'introduzione di un minuto che immerge l'ascoltatore nel nuovo mondo Guns N' Roses. Il riff portante si fa strada mentre un urlo di Axl Rose ci da il benvenuto. Questo è Chinese Democracy. Puro rock made in Guns N' Roses ma in versione rimodernizzata e con quel pizzichino di elettronica che basta. L'antemica title track ha attitudine e palle da vendere, un bel riff, un tempo di batteria ottimo e un bell'assolo suonato da Bumblefoot.
"Shackler's Revenge" si fa spazio con un'intro che ha ben poco di Guns N' Roses (riff molto crossover, direi) e una canzone che mi ha ricordato molto nell'insieme un po' di crossover/nu metal. La canzone ha un pre-ritornello decisamente orecchiabile (Don't ever try to tell me how much you cared for me / Don't ever try to tell me how you were there for me) e un assolo decisamente notevole suonato, in parte, su una chitarra fretless.
Arriviamo così al secondo singolo del disco, traccia numero 3, "Better". Questa canzone è la più radio friendly di tutto il disco dove si sente una forte influenza di Robin Finck (almeno alle mie orecchie è così :P). Un riff che segue la linea vocale ci introduce alla strofa, dove un bel riff di chitarra semplice e diretto accompagna la voce di Axl prima di esplodere nel ritornello (All that I wanted was / Now I know you better). Da notare come rispetto alla demo siano state riregistrate le parti di batteria (molto probabilmente dovuto al cambio di batterista, ora Frank Ferrer, prima Bryan "Brain" Mantia, un ex-Primus).
"Street of Dreams" (nota dai fan come "The Blues", presentata fin dalle prime re-apparizioni di Axl Rose) scivola via senza lasciare particolari segni, eccezion fatta per una ottima prova vocale di un Axl Rose che con la voce da prova di esserci. Una canzone che non sorprende in quanto datata, ma che comunque riesce a non far storcere il naso a nessuno.
Passiamo alla quinta particolarissima traccia, "If the World". Questa canzone è una nuova pagina dell'album: ritmata, con una curiosa chitarra spagnoleggiante di sottofondo ed un'altra conferma dello stato della voce di Axl Rose. Anche questa scorre tranquillamente. Consiglio l'ascolto di questa canzone con un bel paio di cuffie come si deve, gli arrangiamenti all'inizio sono veramente degni di nota e rendono molto "in cuffia"!
"There Was a Time" è una delle migliori canzoni del disco. Sei minuti e quarantuno di canzone dove si crea un'atmosfera quasi malinconica nei primi minuti, per arrivare a un ritornello rock potente e ad una conclusione "di gruppo" dove la voce lascia uno spazio non da poco alla chitarra solista.
Su "Catcher in the Rye" ho sempre avuto molti dubbi. Fin dai demo è stata la canzone che mi è piaciuta di meno e si dimostra essere la mia personalissima sorpresa del disco. Una canzone decisamente migliorata dallo stato "embrionale" che prevedeva un assolo suonato da niente meno che Brian May.
Dopo sette tracce (di cui quattro sul "lento andante" e tre che si tengono "up-beat") arriviamo a due tracce rock una dietro l'altra: "Scraped" e "Riad N' the Bedouins". La prima si apre con diversi layer di voce sovrapposta (tutti cantati da Axl Rose, se non erro) che portano al riff portante dell'intera canzone. "Scraped" penso sia uno dei punti deboli del disco essendo una canzone che posso definire nient'altro che carina ma che mi da tanto l'impressione di essere un filler. Un piacevole ascolto, tuttavia.
Anche "Riad N' the Bedouins" mi da questa sensazione, però in un modo più leggero. Un'intro molto poco Guns N' Roses (suonata da Chris Pitman) da spazio ad una canzone molto Guns N' Roses dai ritmi non eccessivamente spinti.
Segue quindi "Sorry", una delle tre canzoni che non sono andate su internet nemmeno in versione demo (le altre due sono "Scraped" e "This I Love"). "Sorry" vede un ritmo molto lento (definito da Sebastian Bach "quasi doom metal" anche se, a mio modo di vedere, il signor Bach non c'ha capito quasi un cazzo) con un Axl Rose che canta molto basso su queste chitarre quasi psichedeliche. Mi chiedo dove sia finita la voce di Sebastian Bach che dovrebbe aiutare Axl Rose nel canto in questa canzone ma che non si sente, forse troppo basso in fase di mixaggio. La canzone è tuttavia una delle migliori del disco, entra nella mia personalissima Top Three di questo Chinese Democracy!
La pluriascoltata (e leakkata) "I.R.S.", traccia numero undici dell'album, si fa strada dopo un bel lento. E' una canzone che è stata notevolmente migliorata dalle demo, ma che vede, purtroppo, sempre la stessa linea vocale di Axl Rose ascoltata molte volte in quelle demo che sono circolate prima dell'album (se ne contano quattro, se non sbaglio). Stessa cosa vale per "Madagascar" che poco ha da aggiungere a ciò che già abbiamo ascoltato nelle demo.
Arriviamo così all'epilogo di questo Chinese Democracy. "This I Love" è un'ottima canzone, la migliore del disco a mio modo di vedere. La canzone si basa su un giro di pianoforte e sul canto di Axl Rose (che traspira emozioni come in nessun altro pezzo del disco). Un capolavoro di cinque minuti di facile ascolto. "Prostitute" chiude il disco con una serie di acuti alla fine della canzone veramente degni di nota.
"Chinese Democracy" è un ottimo disco. In questi settantuno minuti si può ascoltare il perfezionismo di Axl Rose con un mixaggio veramente impeccabile (con la pecca della voce di Bach in "Sorry") e una serie di canzoni veramente ottime scelte nell'ordine più appropriato nella tracklist definitiva. Una pecca? Si dice che l'album sia stato rimandato a causa di Axl Rose che voleva ri-registrare le parti vocali delle varie canzoni ma, ascoltando anche i vecchi demo, vi renderete conto di come la voce sia sempre la stessa (la traccia vocale di "I.R.S." risale addirittura al '99!). Darei a questo disco 4 stelle e mezzo, approssimo per eccesso dato che, per me, ne è valsa la pena di aspettare tutto questo tempo!
Voti traccia per traccia: Chinese Democracy 7.5 - Shackler's Revenge 6 - Better 7.5 - Street of Dreams 6.5 - If the World 6 - There Was a Time 8 - Catcher in the Rye 7 - Scraped 6.5 - Riad N' the Bedouins 6.5 - Sorry 8.5 - I.R.S. 7.5 - Madagascar 7 - This I Love 9 - Prostitute 8
PS: dedico questa recensione all'utente CoccolutoStyle, come puoi ben vedere l'album è uscito. :)
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