Premesso che sono un fan accanito dei Gunners, e che per me tutti i loro cd sono stupendi allo stesso modo, posso cominciare a recensire questo album. Attorno alla loro opera ultima c'è sempre stato molto distacco (più che dei veri fans, di coloro che si sono sempre battuti per diffamarli): sicuramente non è stato il modo migliore per congedarsi. L'album di cover, a quanto pare, è un metodo che negli ultimi anni è stato usato da molti grandi gruppi, che onestamente, non avevano più nulla da dire (Megadeth e Metallica in primis).
Il primo brano (nonchè singolo) "Since I Don't Have You"(or. The Skyliners) è forse la canzone che ha fatto più storgere il naso ai veri fans, con quel suo ritmo mielenso, senza contare che la voce di Axl non mi pare affatto adatta. Si prosegue con "New Rose"(or. The Damned) che con il suo trascinante intro di batteria e la voce del grande Duff ci fa dimenticare ciò che abbiamo patito con il brano precedente, mentre "Down On the Farm"(or. UK Subs) ci mostra quanto sia stato importante nella loro formazione musicale. Ma è dalla quarta canzone, "Human Being"(or. New York Dolls), che si entra nel vivo: il piano coinvolgente e il ritmo da rock n'roll anni '50 danno una carica di adrenalina che prosegue poi con la grande "Raw Power"(or. Iggy and The Stooges). La sesta canzone è "Ain't It Fun"(or. Dead Boys), dedicata al cantante del gruppo Stiv Bators, morto 3 anni prima in un incidente d'auto. Dopo una non eccelsa "Big Dumb Sex"(or. Soundgarden) si arriva al crescendo conclusivo del disco, che inizia con "Hair Of The Dog"(or. Nazareth), trascinata da un riff di quelli che non ti scordi. E intanto, mentre "Attitude"(or. Misfits) brucia in una fiammata il suo minuto e 29 e "Black Leather"(or. Steve Jones) ci mostra un lato inedito, più duro, del chitarrista dei Sex Pistols si arriva alla canzone più bella del cd: "You Can't Put Your Arms Around A Memory"(or. Johnny Thunders); originariamente inserita nel cd solista di Duff, è dedicata al più grande eroe del bassista, il chitarrista dei New York Dolls Johnny Thunders, scomparso nel 1991 a New Orleans per overdose. E per chiudere il cd, cosa avrebbe potuto essere più appropriato che un messaggio a tutti coloro che li hanno criticato? Niente, ed è questa la funzione di "I Don't Care About You"(or. Fear). Da notare che la seconda parte della canzone, quella dopo la pausa, è occupata da "Look At Your Game Girl" di Charles Manson, per il quale Axl aveva una specie di devozione (e poi si incazza se gli danno del pazzo?!)
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