È sicuramente un dato di fatto che i Guns n' Roses siano stati una delle band più importanti degli anni '80. Carriera breve, la loro, ma ricca di successi. (O meglio, breve se si guardano i VERI Guns, perchè esistono ancora con solo Axl Rose della vecchia line-up). Scioltisi in modo effettivo nel '94, con la cacciata di Slash, uno dei chitarristi più carismatici di sempre a mio modo di vedere, i Guns è praticamente dal '91 che non pubblicano più cd di inediti, 15 anni di attesa quindi. Ecco, arriviamo nel '91. La band è all'apice del successo, ha venduto milioni e milioni di dischi con Appetite For Destruction e G'N'R' Lies, concerti sold out ovunque, biglietti che vanno a ruba in mezz'ora. Partirà quindi una tournè, la più lunga di sempre, con 192 concerti in 27 paesi differenti e oltre 7 milioni di persone accorse, in totale, ai loro concerti. Tutto questo per promuovere i plurivenduti "Use Your Illusion I" e "Use Your Illusion II". Due dischi ottimi a mio avviso, inferiori ad Appetite senza dubbio, ma che mostrano i Guns maturati sul piano musicale e anche nelle idee, con testi più complessi e dolci. (Estranged e November Rain)...
E io voglio recensire, oggi, quello che a me è piaciuto di più fra i due, ovvero il secondo. Già la copertina a mio avviso è molto bella, tratta da un omonimo quadro di un pittore del quale non ricordo il nome. Escono entrambi i cd con questa copertina, solamente i colori cambiano, entrambi nel '91... Eppure vendono di più del più osannato "Nervermind" dei Nirvana. Principalmente perchè i Guns all'epoca erano il gruppo n.1 al mondo in quanto a popolarità, ma anche perchè secondo me questo "Use Your Illusion II" è un cd anche migliore del disco d'esordio con una major dei Nirvana. Ma andiamo con ordine, in questo CD si sente ancora la mente, a mio avviso geniale, di Izzy Stradlin, chitarrista nonchè seconda voce insieme al bassista Duff McKagan, autore di testi meravigliosi e di melodie eccezionali, praticamente tutte sue quelle per chitarra e molte anche quelle per la voce, nonostante in maggioranza i testi siano di Axl o Slash. Qui la sua mano, quella di Izzy, si sente forte, chiara e decisa, nonostante prima della pubblicazione decise di abbandonare i Roses. E "Use Your Illusion II" sono i Guns, forti, rudi, grezzi e punk quando basta in alcune canzoni, come "You Could Be Mine", "Get In The Ring" o "Pretty Tied Up" e canzoni decisamente dolci, sentite, come l'alternative lyrics di "Don't Cry" o la meravigliosa "Estranged", che ha un giro di chitarra che ti porta via, e la sentitissima da Duff McKagan "So Fine", dedicata ad un musicista scomparso. Vede poi una grande canzone di Dylan, rifatta alla perfezione e forse anche più bella dell'originale dai Guns. . "Knockin' On Heaven's Door" nonchè l'unica canzone "politica" dei Guns n' Roses, ovvero "Civil War", con Axl e soci che urlano il loro dissenso contro la guerra, con una "rivoluzione" più fisica che pensata. Due canzoncine orecchiabili ma niente di più seguono la prima del disco, che sembrano più pop-rock che hard-rock ma che non annoiano, e si arriva al duo molto bello formato da "Knockin' On Heaven's Door" e "Get In The Ring" già citate precedentemente. Poi arriva una pausa con due canzoni che definisco oscene e fra le peggiori dei Guns n' Roses come "ShotGun Blues" e "Breakdown" che fortunatamente non durano troppo, o quantomeno passano in fretta. Si arriva a "Pretty Tied Up", ultima canzone del CD scritta solamente da Izzy, che a mio avviso è una piccola perla, soprattutto per i coretti che ci sono al ritornello che a mio avviso danno un tocco geniale a questa canzone. Quindi si arriva a "Locomotive", una canzone ancora di stallo, sicuramente migliore di "Shotgun Blues e Breakdown", ma nulla d'eccezionale. Si arriva ad un quartetto meraviglioso, che io ho ascoltato e riascoltato e riascoltato, quindi triturato quasi, un quartetto composto da "So Fine, Estranged, You Could Be Mine e Don't Cry", la Lyric Version di "Don't Cry" è sicuramente meno bella di quella su "Use Your Illusion I" ma resta una piccola perla, ma le vere perle sono "Estranged" e "You Could Be Mine", canzoni diversissime, una ballad e una canzone che in "Appetite" non avrebbe sfigurato nemmeno a sua maestà "Welcome To The Jungle" e l'altra non sfigurerebbe a sua maestà "November Rain", due canzoni meravigliose, fra le più belle dei Guns e senza dubbio da inserire nel Greatest Hits, dove invece non sono state messe. Termina l'album una canzone quasi rap "My World", che dura poco ma ha l'aggressività giusta per caricarti e fomentarti.
Ho dato 4 stelle a questo CD, forse ho esagerato... È un disco che merita senza dubbio un voto 7, in una scala da 1 a 10, se non un 7. 5, quindi non stupitevi per le quattro stelle e consideratele come 3 e 3/4. Mi sembra un album sincero, Axl confessa i suoi problemi psichici in "Estranged", si ritorna ad essere spezzacuori bastardi in "You Could Be Mine". È un album secondo me nettamente superiore a "Use Your Illusion I", o quantomeno più variopinto. Mentre nell'1 ci sono solo tre canzoni degne di nota ("November Rain, Don't Cry, Live and Let Die") o quantomeno in confronto al 2, dove spiccano "Civil War", "You Could Be Mine", "Knockin' On Heaven's Door", "Estranged", "Pretty Tied Up", "Get in the Ring" e "So Fine".
Un cd completo, in chiusura, migliore anche di "Nevermind", cd osannatissimo quell'anno, vede canzoni street, blues, ballads, una canzone live e una anche rap, sempre in "Guns n' Roses style". Ho amato molto questo cd, anche perchè i Nirvana, gruppo rivale dei Guns all'epoca nelle vendite nonostante i generi differenti, li ho scoperti più avanti con "In Utero", quindi all'epoca prediligevo i Guns, attesi tre anni da "Lies" ai due "Use Your Illusion" e sono rimasto molto soddisfatto. Si sono ammorbiditi i Guns, in questi due cd, e anche molto, ma d'altronde serviva anche una mossa più commerciale per battere l'emergente grunge, con testi più complessi, anche più dolci in alcuni casi, ma le chitarre di Slash e Izzy si sentono, Axl ha ancora la voce al vetriolo e Matt Sorum, al suo esordio nei Roses, fa la sua buona figura. E con questo ho finito, pronto ad essere crocefisso o osannato dalla "critica". Buon anno.
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