"La gente chiede...cos'è un RocknRolla? E io rispondo che non si tratta solo sesso, droghe o corse in ospedale. C'è molto più di questo, amico mio. A tutti noi piace un assaggio di Bella Vita. Qualcuno vuole i soldi, qualcun altro vuole la droga, altri ancora vogliono il sesso, il glamour o la fama. Ma un RocknRolla, bè, lui è diverso. Perché? Semplice. Un vero RocknRolla vuole tutto il fottuto pacchetto".
Così inizia il film, un sottofondo di incalzante blues con i bassi a palla e siamo ai titoli di testa. Il buon vecchio Guy Ritchie ha orchestrato un vero e proprio rock show, e la voce narrante di Archie ci spiega con cinismo le manovre di Lenny Cole, un losco truffatore e immobiliarista che crede di avere le chiavi della "porta di servizio della città".
In una Londra contemporanea in preda ai fondi speculativi, il regista si diverte a "shakerare" personaggi diversi ma con un denominatore comune. Facciamo quindi la conoscenza di un simpatico gruppo di delinquenti fancazzisti, che bazzicano abitualmente un malfamato bar di periferia: sono One-Two, Bobby il Bello, Mumbles e lo spacciatore Cookie. Poi c'è Stella, una commercialista che gestisce conti milionari e che ama intrattenersi con i delinquenti. Ma c'è anche uno spietato imprenditore russo che non si ferma davanti a nulla per riuscire a mettere le mani su mezza Londra e ha come scagnozzi degli ex-criminali di guerra.
Ma veniamo all'uomo simbolo del film, il RocknRolla Johnny Quid, frontman di una rockband, creduto morto da tutti, con un debole per le droghe, l'indole cazzuta ma sempre pronto a dispensare perle di saggezza intrise di arte e romanticismo. Nel personaggio di Johnny, il regista sembra aver fatto un "bignami"di tutte quelle star finite male nella storia del rock, da Jimi Hendrix a Sid Vicious.
Con Guy Ritchie in splendida forma RocknRolla racconta le vicende di Lenny (l'ottimo Tom Wilkinson), il quale orchestra la falsa vendita di un terreno per attirare gli investimenti di tutto il giro dei malavitosi londinesi. Ogni genere di gangster si getterà nel gigantesco raggiro credendo di ricavarci qualcosa ma alla fine si scaglieranno tutti contro tutti, facendo capitolare una spia insospettabile..
Un buon intreccio credetemi, supportato ancor più da una fotografia lucida e veloce, ritmo elevato e una colonna sonora underground londinese azzeccata. Si può ben dire che questo film unito agli sporchissimi dialoghi e alle strizzatine d'occhio tarantiniane sia ad altissimo tasso di "FUCK". Cattiveria e umorismo sono i punti di forza, ma soprattutto convincono le prove di Mark Strong e Gerard Butler che sembrano nati per fare i gangster moderni.
Uno dei migliori film del 2009, sconsigliato vivamente ai politico-corretti. Ah già, siamo in Italia, non c'è pericolo.
JC
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