La storia di Roma è stata raccontata attraverso le sue epiche conquiste militari, attraverso generali come Giulio Cesare, Ottaviano Augusto, Publio Cornelio Scipione, ma la strada verso la gloria non è mai stata facile: vi sono stati nemici che hanno fatto di tutto per mettere i bastoni tra le ruote, come Boadicea dei Britanni, Vercingetorige dei Galli, o Cleopatra degli Egizi, e altri che ci sono pure riusciti, come Annibale dei Cartaginesi, Arminio dei Germani, e Viriato degli Iberici. Questo gioco, Imperivm: Le grandi battaglie di Roma, permette di rivivere le gesta dei più famosi comandanti delle legioni di Roma e le loro conquiste, ma anche di impersonare i loro avversari. Il gioco, prodotto da una casa bulgara di nome Haemimont Games, è stato distribuito il 10 maggio del 2005 in Italia e in Spagna, distribuito in quelle regioni tramite la FX Interactive, casa di distribuzione a doppia sede a Milano e a Madrid.
In molti conosceranno il termine RTS, Real Time Strategy, Strategia in Tempo Reale, filosofia videoludica che ha avuto in Dune 2 il capostipite e che da allora ha avuto successi, consensi ed ispirazioni da tutto il mondo. Dal termine RTS, però, nel 2002 è nato anche il termine RTC, Real Time Conquest, Conquista in Tempo Reale, termine per indicare giochi di strategia in tempo reale orientato molto di più alla conquista militare che alla produzione di risorse. Per dirla chiaramente e al tempo stesso in maniera breve, si tratta di un RTS d'azione che punta alla tattica militare e al possesso territoriale il più vasto possibile, piuttosto che semplicemente alla costruzione di un esercito dentro quattro mura aspettando che sia enorme prima di poter attaccare. Questo è un particolare che distingue abbastanza bene la saga di Imperivm da tutti gli altri titoli RTS (apparte Z-Steel Soldiers, titolo uscito 6 anni prima e comunque sostanzialmente simile a questo).
Il titolo in qestione è il terzo della saga di Imperivm, che ha avuto come capostipite La guerra gallica, uscito nel 2002, del quale è uscito il seguito Le guerre puniche del 2003. Questo terzo titolo presenta nuovi cambiamenti nella serie: nel gioco sono presenti otto fazioni giocabili, ossia l'Egitto, la Britannia, la Gallia, Cartagine, Iberia, Germania e due fazioni romane, ossia la Repubblicana e l'Imperiale, apparentemente uguali nell'aspetto ma in realtà con strategie del tutto differenti. Tutte queste fazioni saranno giocabili sia in giocatore singolo che in multiplayer, tra le modalità disponibili che sono Grandi Battaglie, Strategia (la modalità Schermaglia standard), la Conquista (una delle non poche novità rispetto agli altri due Imperivm), il Multigiocatore e il Torneo Imperivm (il Multigiocatore classificato).
Come è logico, per apprendere i tanti contenuti del gioco (e della saga intera) occorre usufruire della modalità Apprendistato, ossia un breve scenario che mostra le basi del gioco.
La modalità Grandi Battaglie è divisa in due sezioni: la prima, Grandi Battaglie, consente di impersonare sei grandi condottieri romani e mandarli contro gli altrettanti nemici del gioco (vi figura, ad esempio, Scipione l'Africano contro Cartagine, Giulio Cesare contro la Gallia, Ottaviano Augusto contro l'Egitto, eccetera); l'altra, Grandi Sfide, consente invece di prendere il controllo di coloro che ebbero il coraggio di sfidare la potenza di Roma (tra questi sei scenari figura anche uno fantastico dove Annibale mette d'assedio Roma per davvero, scenario che tutti quelli che conoscono le guerre puniche hanno sempre immaginato). Ed è già in questa modalità che possiamo capire come questo gioco sia davvero inspirato ai fatti, ai luoghi e ai personaggi storici, il che è un punto di forza di non poco conto per un gioco che si ispira alla storia stessa.
La modalità Conquista, invece, presenta, in standard, soltanto la conquista del Mediterraneo tra le sette civiltà (tranquilli, nell'editor è possibile cambiare le fazioni giocabili). La scelta della fazione giocante non è facile, giacché ognuna di esse ha punti forti e punti deboli. Inoltre, ad ogni territorio conquistato, si ottiene un bonus di non poca importanza che vale solo per la prossima mappa.
Quanto al gameplay, come detto prima, è bene ricordarsi di espandersi il meglio possibile, il prima possibile e il più possibile, in modo da negare e sottrarre risorse al nemico e farle proprie. Questo porta a difficoltà di gestione del territorio che va studiato e difeso a dovere, dato che il computer, anche a difficoltà minori, non sarà da meno, e a tale scopo saranno consigliati eserciti con unità bilanciate. Questa è la caratteristica base che differenzia i titoli RTC da quelli RTS. Inoltre, ad ogni livello d'esperienza raggiunto, qualsiasi unità diventerà più forte, il che aggiunge elementi di gioco di ruolo.
Un punto debole del gioco, invece, è la grafica: il gioco è realizzato in un 2D funzionale e ben fatto, ma non all'altezza di livelli come Age of Empires 1 e 2 o Stronghold, giochi entrambi datati ma comunque dalla visuale migliore del gioco in questione. Per fortuna, i difetti tecnici finiscono qui, dato che il comparto sonoro presenta musiche gradevoli, così come anche gli effetti sonori, e anche il doppiaggio italiano non è da meno, dato che sono presenti doppiatori che hanno partecipato a film e cartoni animati di successo.
In conclusione, questo titolo, anche a mio giudizio, è un titolo assai gratificante, consigliatissimo a chiunque sia interessato alla storia di Roma, o comunque antica, a chi ama la strategia in tempo reale, o semplicemente a chi cerca un gioco abbastanza semplice ma anche non poco coinvolgente, o chi vuole provare il genere di RTC. Non bastasse, spesso viene venduto non solo separatamente, ma anche in bundle con degli Anthology distribuiti dalla FX Interactive stessa, bundle a prezzi vantaggiosi, cosa di cui, dunque, conviene vantarsi. Senza contare che rappresenta un oggetto educativo nei confronti della storia (poi dicono che i videogiochi non ti insegnano mai niente, ignoranti coloro che anche solo lo pensano!). Forse i puristi troveranno non facile destreggiarsi tra le novità della serie, o anche solo del gioco, ma è solo questione di abitudine.
Carico i commenti... con calma