Dopo averci massacrato i timpani nel 2002 con quel capolavoro che risponde al nome di Morgue Sweet Home, nel 2006 gli spagnoli Haemorrhage danno alla luce un altro Mega-Masterpiece ancora più malato, perverso e distruttivo: "Apology For Pathology".

Il disco, composto da 15 schegge di devastante Death/Grind è un brutale assalto di scuola Exhumed, e specialmente Carcass, le chitarre infatti mi ricordano molto un certo "Symphonies Of Sickness", ma non sono una sua banale scopiazzatura, bensì una sua evoluzione. Le tematiche gore/medico-patologiche (come è giusto che sia in questo genere) la fanno da padrone e così tra growls sgraziati ed effettati, impetuosi cambi di tempo, chitarre rapide ma granitiche e bassi distorti il buon Lugubrious e compagni (tra cui spicca la deliziosa Ana) ci raccontano aneddoti orripilanti di autopsie, chirurgia assassina e medicina da ospedali di serie B.

Il disco dura poco più di mezzora e la tecnica, nella struttura di ogni singola traccia, è quella che basta per far si che questo disco non stanchi mai ma invogli ad ascoltarlo di continuo. Come stare immobili ai violenti mid-tempos di "Antemortem Thanatopraxis" o alla ispirata furia di "Disgorging Innards". Da brividi e pogo sono poi "Festerfeast", e la title-track, l'apoteosi di questo meraviglioso disco. C'è spazio pure per una cover dei Venom, "Satanachist", eseguita ovviamente alla maniera degli Haemorrhage.

Questi cinque madrileni, assieme ovviamente ai General Surgery e ai Regurgitate, sono gli attuali re del Goregrind e questo album lo dimostra appieno offrendo ai nostri poveri timpani una vera e propria bomba che sicuramente non deluderà ma soddisferà appieno chi è patito del Goregrind e per la sua PATOLOGICA violenza piacerà anche a coloro non avvezzi al genere.

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