Siamo in Francia, siamo nel duemiladieci, e in linea di massima siamo sempre lì: gira-gira attorno al suono, una jam cazzeggio qua e una voce all'orizzonte, a colazione krauti, di pomeriggio a fissare il sole, e il sabato sera sabba.
La domenica sveglia alle tre di pomeriggio con l'ovatta nel cervello e le scarpe ancora ai piedi.
Per il resto (tranne una copertina decente): qui
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