Parto con il presupposto che gli Haggard, sono una delle migliori band Medieval Orchestral Metal del mondo, ma molto poco conosciuti in Italia.
"Awaking The Centuries", è forse il miglior album da loro realizzato. La traccia di apertura, "Rachmaninov Choir", altro non è che il rifacimento dello splendido coro di Rachmaninov. "Pestilencia", ci riporta indietro di migliaia di anni, fino al periodo della peste nel medioevo, che è ciò di cui parla il brano. La terza traccia è la prima dell'album che contiene riff metal sempre bellissimi, veramente azzeccati e mai scontati, inizia con un intro di archi e harpsycord seguito da cori lirici, ma tutta l'atmosfera creata viene rotta dalla cattivissima voce growl dal bravissimo Asis Nasseri.
"The Final Victory" ci accoglie con imponenti archi in crome staccate che precedono il profondo parlato del cantante, tutto prima di accogliere i ruggiti delle chitarre naturalmente. La traccia numero cinque, ci concede 56 secondi di relax con una passabile melodia di violini e violoncelli. Finalmente siamo giunti alla traccia più bella a cui viene affidato il nome dell'album: "Awaking The centuries"; degli archi interpretano un motivetto molto carino e allegro, lo stesso motivetto si ripete con una delicata base di batteria quasi fosse una sorta di "Medieval Pop" (sembra quasi una presa in giro...), ancora una volta il pezzetto si ripete ma accompagnato da un bel riffone di chitarra elettrica poi il tutto si interrompe da una bellissima melodia solo pianoforte che porta molto progressivamente ad un boato di suoni metal orchestrali da brivido, questa song si fà apprezzare in tutti i suoi 9:33 minuti senza mai annoiare.
"Statement Zur Lage Der Musica" è una piccola canzone cantata, anzi narrata, nella lingua madre della band, il tedesco. "In A Fullmoon Procession" inizia con archi e arpeggi di chitarra acustica, seguiti poi da una gradevole melodia al pianoforte, continua così fino a quando un urlo growl e ruggenti chitarre invocano di nuovo il metal dai riff potenti e cadenzati.
Ancora una volta gli Haggard, ci deliziano con un minuetto che è la traccia numero 9, chiamata appunto "Menuett" intro della traccia seguente che inizia stavolta con flauti e clarinetti, una melodia molto aggraziata e soprattutto veramente medievale, che come al solito viene fusa insieme a sound più pesante del metal. L'album chiude con "Courante", che altro non è che un piccolo minuetto che sembra salutarci.
Consiglio l'acquisto "a vista" anche se credo sia più facile averlo su ordinazione.
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