"Hai giurato che mai saresti stato ... mai saresti stato come loro" .
Preferiscono parlare poco, sono profondamente decisi a proseguire il loro cammino, non lasciandosì così trasportare dalla grande corrente. L'infinito, lo spazio, la distanza, i ricordi, l'infanzia e la fede; sono questi gli Hammock di "Raising your voice ... Trying To Stop an Echo" .
La loro voce sono i profondi tamburi, i distesi paesaggi desertici delle loro chitarre, le tastiere che incitano la realtà ad affrontare finalmente il tanto atteso cambiamento; illusione .
5 EP, 2 singoli e 4 album ufficiali ma le canzoni cantate del duo di Nashville sono soltanto 6; preferiscono parlare poco, il resto spetta alla chitarra.
18 brani per 76 minuti di pura magia e solo 3 brani hanno l'ausilio di una voce.
Sembra che il caos ci blocchi la vista, siamo come incatenati dietro l'abitudine ma "I Can Almost See You" è sinonimo di rinascita, siamo ora finalmente liberi verso quel luogo dove finalmente possiamo alzare la voce, senza rimanere echi inascoltati nell'ombra. La Title-Track è un'arma di resa dove noi cadiamo nuovamente in preda al nostro mondo. La rarità della voce lirica di questo brano è fonte di bugie, che vengono però allo stesso tempo alleviate dal mix di suoni di chitarra ancestrali che marchiano gli Hammock. Sembra di riascoltare la profondità dei Sigur Ros di () in brani come "Losing You To You" e "Disappear Like The Morning ... " ma gli Hammock sono ben altro.
Ti senti come fluttuare nelle profondità più remote dello spazio ("Floating Away In Every Direction"), in luoghi dove si è in balia della realtà insondabile che l'uomo è in continua ricerca. Si toccano sponde ancora incontaminate per cosa? Per trasportare il nostro marciume e la nostra stupidità? Le chitarre continuano a graffiare il tessuto spazio-tempo in brani come "God Send Us A Signal" e "When The Sky Pours Down Like a Fountain" mentre si riaccende una voce nel duo semi-strumentale "Like Starlight Into Day" e "Shipwrecked (Flat on Your Back)". Nella prima vi è una tempesta nella mente di un uomo senza fede, che trova metafora nella "luce delle stelle nel giorno" (metafora sopratutto dell'uomo moderno). Nel secondo brano la lirica è più dolce, la linea eterea della canzone tocca luoghi emotivi che difficilmente un'individuo ignora. E' un canto alla vita che passa, al tempo che scorre senza ritegno e che non attende nulla fuorchè l'ultimo momento. Ed ecco la pietra miliare dell'opera, la strumentale "The House Where We Grew Up" ove ricordi e gioie s'intersecano con la consapevolezza che il passato non sarà mai più vissuto. Quando si era piccoli tutto era un viaggio od un gioco; nella casa in cui si è cresciuti vi sono i migliori ricordi, i migliori istanti ed attimi. Tutto veniva fatto perchè parlava il cuore e non la ragione, non vi erano bugie, dolori ed indecisioni.
E' un album che va riascoltato diverse volte prima di esser giudicato ed è anche e sopratutto un limpido esempio di come la buona musica è del tutto ignorata dal nostro lunatico tempo .
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