Ancora Hanatarash. La volta scorsa era il primo LP, questo è l'ultimo di una "serie" di 5.
Una sola traccia che si protrae per 52 minuti e 42 secondi. E anche la differenza di sonorità è quasi abissale, quindi non aspettiamoci l'anti-musica del primo disco e neanche un classico lavoro di musica Noise, à la The Gerogerigegege o Merzbow dei primi anni.
Come già la copertina ci suggerisce, ci troviamo davanti ad un vero e proprio viaggio spaziale messo in musica: ipnotico e minimale, ma tormentato continuamente da varie insidie nel suo lungo cammino. Soundscape eccezionale.
Una versione estremizzata degli E.A.R. (Experimental Audio Research) di Peter Kember, toh! (che consiglio vivamente, visto che ci siamo)
Io, personalmente, me lo sono proprio goduto.
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