"Oh, ho appena visto Gummo, è un film fantastico... veditelo!" - "Mo guardo su Wiki... Oh c'e Burzum nella colonna sonora che fiko!! ma di cosa parla?"

Ecco, è da questa domanda che mi è venuta la voglia di fare una recensione su "Gummo"; non penso ci possano essere risposte alla domanda "Cos'è Gummo" perchè questo film parla di tutto e di niente, parla di molte storie (o forse è meglio definirle "scene") incastrate fra loro la maggior parte delle volte senza un nesso logico ad eccezione "della storia" di Tummler e Solomon due ragazzi che vivono uccidendo gatti per poi venderli in cambio di soldi (-> droga), tutto sembra scorrere "liscio" fino alla comparsa di un rivale ed ecco che iniziano a mettersi sulle sue tracce; ma il fatto è che questa trama non avrà mai una "soluzione" perchè infatti tutto si concluderà senza spiegazioni, senza soluzioni, come tutti gli altri episodi del film (intrecciati, che proseguono parallelamente alla storia "principale"), un film assolutamente nichilista, crudo, iperrealistico che parla di vite al limite della civiltà in questa sperduta cittadina americana dove le emozioni, i valori e i sentimenti non hanno più valenza, dove tutto è ridotto al solo "vivere" fra bisogni primitivi dell'uomo, un'affresco apatico, iconico e (in alcuni casi) realistico di persone e realtà al limite.

Le scene che potrei citare sono molte, la famosa scena finale per esempio o la bellissima scena nella casa del "rivale in affari" o le sconnesse scene con protagonista il ragazzo "orecchie da coniglio" poetiche, crude, molte volte insensate ma molto espressive allo stesso tempo, oppure la scena "fra amici" della distruzione di una sedia per sfogo oppure quando i due protagonisti vanno da una ragazza ritardata per avere un rapporto sessuale oppure ancora il rapido racconto della bambina abusata dal padre e tanti, tantissimi altri frammenti di vita "quotidiana" nell'universo Xenia (La cittadina del film).

Come si fa a giudicare un film come "Gummo" se non con valori prettamente soggettivi? Per la sua ricerca della "verità", per la sua cruda spoentaneità, per il suo complesso (perchè sono i singoli episodi a costruire il film, anche se non collegati fra loro lo plasmano, costruiscono il mondo di questa città), per la sua interezza, per il suo essere un pò acerbo ma al tempo stesso realistico e per la sua contorta poesia; a mio parere un capolavoro. Se non siete facilmente impressionabili guardatelo, un'esperienza che certamente vi segnerà.

Stupendo.

Carico i commenti...  con calma