Hattrick è il gioco di calcio manageriale online più popolare al mondo. Alla data del 7 novembre 2017 vanta un numero di utenti totali pari a 13.389.815 provenienti da tutte le parti del mondo (128 Nazioni, 55 linguaggi) e quest'anno festeggia i 20 anni dalla creazione del sito e la disputa del primo campionato.

Hattrick nasce in Scandinavia, più precisamente in Svezia nel 1997 da un'idea di Bjorn Holmer. È un videogioco per browser gratuito e un massively multiplayer online. Al momento del lancio, il 30 agosto 1997, il primo campionato cominciava con un numero totale di appena 16 squadre iscritte. Ma il gioco diviene immediatamente un successo e si sviluppa rapidamente in tutta Europa e nel mondo fino a diventare un vero e proprio oggetto di culto.

Va detto per completezza che proprio in Italia (come potrebbe essere altrimenti in un paese di allenatori...) il gioco ha fatto particolarmente proseliti raccogliendo un numero incredibile di appassionati e che oggi ammonta a un numero di 25.686 squadre attive.

Questo fa nello specifico dell'Italia la lega con più utenti attivi davanti a Spagna, Germania, Polonia, Svizzera, Portogallo...

Ma che cos'è esattamente Hattrick? Come funziona?

Intanto, per chi non lo sapesse, hat-trick significa letteralmente 'tripletta', insomma quando un giocatore segna tre goal nella stessa partita e secondo tradizione, si guadagna il diritto di portare a casa il pallone della partita come trofeo.

Il gioco si basa su di una formula molto semplice e più accessibile e di conseguenza per quanto mi riguarda preferibile rispetto ai più moderni giochi di calcio manageriale che sono oramai diventati qualche cosa di troppo complesso per costituire un vero e proprio intrattenimento.

Hattrick invece è molto semplice da gestire. Pure offendo allo stesso tempo la possibilità al giocatore di gestire tutti gli aspetti tipici dei giochi sporti manageriali: dalla gestione della rosa alla scelta dell'allenatore e il sistema di gioco, i calciatori da mandare in campo. Puoi selezionare uno staff ridotto a un numero di soli quattro elementi; il calciomercato internazionale in entrata e in uscita è aperto continuamente; devi gestire tanto l'aspetto economico e finanziario del club quanto quello tecnico. Compreso il settore giovanile.

Ogni campionato è formato da otto squadre della stessa nazione. Girone all'italiana: si disputa il turno di andata e quello di ritorno. Non mancano ovviamente le Coppe nazionali e internazionali (gli 'Hattrick Masters') e gli impegni della Nazionale di calcio, il cui allenatore viene regolarmente eletto dagli appartenenti alla comunità di quella determinata nazione.

È forse in effetti l'aspetto più social quello caratteristico di Hattrick, il cui sito è dotato di un vasto forum e dove è possibile in pratica disputare di qualsiasi cosa e argomenti di natura calcistica e extra e che sotto molti aspetti ricorda un po' la formula debaseriana in cui il confronto può tanto essere quanto costruttivo quanto degenerare nello scontro più feroce, ma anche nel cazzeggio più totale.

I nomi dei giocatori della tua squadra di calcio sono tutti inventati (una volta, periodicamente, organizzavano delle vere e proprie raccolte di nomi e cognomi, così uno dei tuoi obiettivi diventava scovare nell'universo di Hattrick il tuo alter ego) mentre puoi personalizzare il nome della tua squadra e altri piccoli dettagli come il nome dello stadio e quello del club dei tifosi. Possibilità aggiuntive di personalizzazione e semplificazione nella gestione della squadra sono date solo dietro pagamento. Mi pare tra l'altro che adesso abbiano aggiunto tra le opzioni acquistabili anche quella di poter gestire più di una squadra, una possibilità storicamente vietata per ovvie ragioni dal regolamento. Ma in ogni caso non c'è disparità di possibilità nel competere per la vittoria tra un utente normale e un 'supporter'.

Va detto che il gioco in sé è molto mutato negli anni: il calcio su Hattrick si è evoluto proprio come è accaduto nel mondo reale.

Sono state introdotte le sostituzioni e le possibilità di cambiare modulo e sistema di gioco in corsa, ma soprattutto sono cambiati i 'valori' che determinano la vittoria di una partita. Premesso che i giocatori hanno tutti quanti le seguenti skills (parate, difesa, regia, cross, passaggi, finalizzazione, calci piazzati) e che ognuna di queste ha una valutazione che varia dal minimum 'inesistente' al raggiungimento del livello massimo di 'divino', una volta fondamentalmente le partite si decidevano esclusivamente sulla base di chi schierava il centrocampo più forte e di conseguenza tutti puntavano a avere giocatori fortissimi in 'regia'.

Oggi per ovvie ragioni invece, cioè il passare del tempo, la sperimentazione nei diversi sistemi di gioco e nei metodi di allenamento e l'accesso di nuovi giocatori, le variabili che possono decidere una partita sono divenute più imprevedibili e da valutare di partita in partita. Anche se, va detto, alla fine i pronostici sono quasi sempre rispettati: se hai una squadra di brocchi, puoi essere tatticamente preparato quanto ti pare, ma sei comunque quasi sicuramente destinato alla sconfitta.

L'aspetto positivo: ce ne sono tanti. Ma il principale è che puoi giocare e gestire tutto anche dedicandoci solo cinque-dieci minuti a settimana.

Quello negativo: ci sono persone che ci dedicano molto più tempo e che inevitabilmente saranno sempre più forti di te. Di conseguenza poiché il numero di giocatori cioè utenti è veramente elevato, difficilmente riuscirete a scalare le differenti serie e arrivare fino in cima. Anzi questo senza una applicazione quotidiana e metodologica è praticamente impossibile.

Il mio suggerimento di conseguenza è di giocarci e di prendere nel caso parte alla comunità con la giusta moderazione e senza farne una vera e propria ossessione. Quindi invece che ricercare di essere un genio della tattica come Pep Guardiola, un infaticabile motivatore come José Mourinho, un guru come Johann Crujff oppure un battagliero allenatore di provincia come Sor Carletto Mazzone, un profeta del calcio d'attacco come Zeman, adottare invece quello stile filosofico e sereno che fu tipico e caratteristico di quello che considero e considererò per sempre il 'mio' allenatore, cioè Vujadin Boskov. Che si vinca o che si perda, solo così non vi stancherete comunque di dedicarci quel poco di tempo ogni settimana che non vi impedirà comunque di affezionarvi ai vostri giocatori storici e di godere di quelle piccole vittorie e soddisfazioni che otterrete costruendo mattone dopo mattone la vostra squadra di calcio.

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