Sì lo so, c'è già una recensione dello stesso disco e per giunta scritta da un'amica! Ma era per chiudere il cerchio delle reminiscenze apertosi in questa settimana.
Dunque: è ben difficile esprimere il proprio parere obiettivamente quando sono lavori della portata di "Sahara Blue" che si devono commentare in modo il più possibile critico, ovvero lavori di tale raffinatezza e rara bellezza e così carichi di sentimento. E logicamente così carichi di poesia, vista la fonte di ispirazione cui attinge il compositore, Hector Zazou, con la sua magnifica schiera di talenti (che elencherò brevemente: Gerard Depardieu, John Cale, David Sylvian, Ryuichi Sakamoto, Lisa Gerrard, Richard Bohringer e Dominique Dalcan solo per citare i più famosi, e tanti altri a seguire).
La formula inusuale concepita per questa travolgente carrellata di sensazioni è la seguente:
Sulle delicate basi musicali create per l'occasione e supportate dalla "Sahara Blue Orchestra", si intrecciano monologhi e citazioni di provenienza Rimbaudiana, intensamente interpretati da quegli incredibili talenti di cui sopra, dei quali possiamo riconoscere in ogni episodio isolato lo stile inconfondibile.
Le atmosfere che si vengono così a creare sono a metà strada tra l'onirico ed il malinconico, sebbene non manchino episodi di ben più ampio respiro e carichi di energia, come nel caso dell'introduttiva "I'll Strangle You" in cui la calda voce di Depardieu è sostenuta da una ritmica molto accentuata e ripetitiva in cui il basso la fa da padrone.
Spiccano tra tutte la splendida "Ophèlie" -delicatissima- e la potente "Lettre au Directeur des Messageries Maritimes" dalla struttura articolata in un emotivo crescendo scandito dalla voce un po' sporca dell'interprete (Bohringer).
Il risultato è un insieme di piccoli gioielli sonori ricchi di armonia ai quali non si può negare raffinatezza, eleganza e buon gusto.
Trattandosi quindi di un'opera nel senso più ampio del termine, un incontro di alta musica con alta poesia, tornando alla problematica iniziale circa quanto sia difficile essere imparziali in casi come questo, rimando a voi la questione assicurandovi che ne vale veramente la pena.
Ps: credo che esista anche un filmato con la performance dell'intero cd diretto da Zazou stesso, di cui vi allego la copertina, ma ammetto di dovermi documentare a riguardo.
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