"Hold your horse is", album di debutto datato 2002 dei californiani Hella, è uno dei dischi più geniali usciti negli anni zero.

Questo lavoro rappresenta dal punto di vista di chi scrive forse l'unico tentativo riuscito di far musica nonsense e sperimentale risultando allo stesso tempo ascoltabili e dalla struttura compiuta. Gli Hella sono una band strumentale che suona un genere musicale chiamato mathrock, ovvero musica dalle forti influenze progressive, jazz e noise, una miscela fortemente sperimentale dove tempi scomposti e sincopati si susseguono in modo ossessivo. Se i gruppi cardine del genere sono band come Don caballero e Polvo, gli Hella pur ispirandosi a loro portano questo particolare tipo di musica ad un livello mai visto prima, in quanto riescono nell'impresa ardua di riuscire a rendere calda e orecchiabile una musica per natura ostica e fredda. "Hold your horse is" comunque più che alle band citate precedentemente sembra esser figlio di album storici come "Trout mask replica" dei Captain beefheart e "Frizzle fry" dei Primus.

La prima traccia del disco "The D.Elkan" altro non è che uno scherzo, infatti si tratta di una musichetta stile videogame dell'era 16bit, il vero inizio dell'album avviene con "Biblical violence" e subito si rimane colpiti dallo stile assurdo e sgraziato ma melodico e tecnicamente complesso. Nel proseguire dell'ascolto con le tracce successive ci si rende subito conto dell'immediatezza del disco grazie alla durata piuttosto breve di ciascun brano (cosa abbastanza insolita per un disco puramente sperimentale) e alla struttura di questi ben congeniata. Tutto è dosato al punto giusto, passando dai generi più disparati con i picchi massimi di "Republic of rough & ready" e la conclusiva "Better get a broom".

Se si pensa poi che questo caos con l'anima è stato suonato e composto solo da un chitarrista (Spencer seim) e un batterista (Zach hill), la parola capolavoro viene da sè.

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