Quello che poteva sembrare un trampolino di lancio per gli svizzeri Hellhammer si rivelò essere il loro ultimo segno di vita, "Apocalyptic Raids" fu la prima uscita ufficiale della band di un giovane Tom G. Warrior (chitarra, voce) Martin Eric Ain (basso) e Bruce Day (batteria), più che una band una creatura nata con lo scopo di rifugiarsi in essa e così staccare da una angosciante realtà che affliggeva Warrior in quei primi anni 80', infatti la madre di Tom soffriva di gravi disturbi psichici e la rabbia e angoscia adolescenziale fecero il resto.

Nata nell' 82' la band influenzata dalla N.W.O.B.H.M. e dai Venom registrò nel 1983 tre demo rivoluzionari "Death Fiend", "Triumph Of Death" e "Satanic Rites" che inventarono di fatto un suono nuovo, rumoroso, grezzo, selvaggio e estremo più di qualunque altra cosa mai sentita ai tempi, molti critici musicali dell'epoca rimasero shockati da tanto estremismo e la dichiarazione "la band più inascoltabile di sempre" veniva scritta a caratteri cubitali nei magazine metal. Di sicuro nessuno di quei critici avrebbe immaginato l'influenza che gli Hellhammer avrebbero avuto per il metal estremo negli anni a venire, il loro era un black metal primitivo e rozzo dotato di una potenza ferale, un suono oscuro e decadente che ancora oggi mantiene tutto il suo sinistro fascino.

Questo "Apocalyptic Raids" è un ep di quattro pezzi che continua sulla stessa linea dei demo, dagli attachi frontali e battaglieri di "The Third Of The Storms" e "Massacra" dagli assalti massicci e veloci di "Horus-Aggressor" fino ai tempi lenti, esasperati e soffocanti di "Triumph Of Death", il tutto marchiato dal latrato animalesco di Warrior e dai suoi cupi e schiaccianti riff, dallo sferragliante basso di Ain e il martellante drumming di Day.

Gli Hellhammer si scioglieranno dopo la pubblicazione di questo ep nel 1984 e Warrior e Ain formeranno i Celtic Frost continuando (in modo diverso) ad abbattere barriere musicali e continuando a scrivere la storia del metal estremo.

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