Henri-Georges Clouzot.

E due.

Scusate, non vorrei apparire come un fissato ma, da appassionato di cinema quale sono, scoprire Clouzot solo ora e decidere, dopo aver visto appena tre suoi film, che è uno dei miei 5 registi preferiti di sempre è un evento molto singolare.

Il corvo è un film del 1943.

Come già accennato nella precedente, scarna, recensione Clouzot venne aspramente osteggiato dalla critica del tempo proprio in virtù della sua feroce critica nei confronti della media e piccola borghesia francese. Forse è per questo motivo, perchè han sempre cercato di nascondercelo, che l'ho scoperto solo ora, eppure, vi garantisco che merita un posto tra i più grandi di sempre.

Il cinema di Clouzot è un cinema cinico, sfrontato, scevro di ogni retorica buonista, di giudizi etici o consolatori. Il benpensantismo che in questo nostro attuale neo-medioevo è purtroppo tornato prepotentemente alla ribalta, viene demolito e ridicolizzato dal nostro con un'audacia ed una precisione chirurgica senza pari.

In questa magnifica opera perfino il bene ed il male vengono superati laddove ci viene chiaramente fatto intendere (e la cosa buffa è che si tratta di concetti che in fondo conosciamo tutti) che la luce e l'ombra sono essi stessi sfuggenti e indefiniti proprio come la lampada che il Dr. Vorzet fa oscillare davanti al Dr. Germain in una scena che resta impressa per sempre.

In una piccola cittadina francese, gli abitanti iniziano a ricevere delle lettere anonime firmate da Il corvo appunto.

I destinatari vengono accusati e minacciati da questo ineffabile figuro, il quale, pare che conosca piuttosto bene gli scheletri negli armadi di ciascuno di loro.

Nessuno viene risparmiato ma il bersaglio preferito del corvo è il Dr. Germain accusato di praticare aborti clandestini, nonchè di essere l'amante di Laura Vorzet la giovane e bella moglie del Dr Vorzet eminente primario e psicologo dell'ospedale cittadino.

La cosa che dapprima sembra lo scherzo di un mitomane assume connotati sempre più definiti ed inquietanti man mano che le lettere si moltiplicano.

Viene aperta un'inchiesta, un colpevole s'ha da trovare...

In questo capolavoro non c'è nemmeno un secondo di pellicola sprecato, il film incede e procede in un sordido labirinto dove ad ogni crocicchio spuntano nuove ipotesi, nuove possibilità, nuove insinuazioni.

I dialoghi sono memorabili, la recitazione è superlativa. La colonna sonora è assente (lo era anche ne i diabolici ma qua di più).

Nessuno è innocente neppure i bambini... eppure nessuno è colpevole, forse solo quel mattacchione del corvo... Ma chi è il corvo? e perchè fa tutto ciò?

Non avete che da vedere il film e spellarvi le mani dagli applausi col cuore gonfio d'ammirazione e gratitudine.

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