Pornografico, osceno, malato e depravato questi sono gli aggettivi che vengono in mente quando si parla di Henry miller ma soprattutto se si parla di questo romanzo. Qualcuno sarà portato a pensare che avendo letto Bukowski non si potrà più scandalizzare di nulla, sbagliato!

Questo è un romanzo che Henry  scrisse su commissione di un amico, il quale gli chiese di creare  qualcosa che parlasse di sesso in maniera esplicita, e Miller trovandosi in gravi difficoltà economiche non potè fare altro che accettare, e ciò che ne venne  fuori, a parer mio, è l’ennesimo capolavoro dello scrittore di New York.

“Opus pistorum” è qualcosa che va oltre le più spinte fantasie umane, probabilmente molti di noi non hanno mai nemmeno pensato di fare ciò che viene narrato in questo libro. Quest’opera, datata 1941 e ambientata a Parigi racconta semplicemente di tutte le avventure sessuali del protagonista Alf, senza una vera e propria trama, in fatti si passa da una scopata all’altra senza nemmeno il tempo di farvi “scendere” l’ultima erezione.  Non aspettatevi descrizioni dettagliate di luoghi, persone o cose, non è questo l’obbiettivo del libro. Anche la personalità di Alf la si evince racconto dopo racconto, un pezzo alla volta, e ciò che ne viene fuori è l’immagine di un elemento cinico e decisamente sarcastico, l’unica cosa che conta è infilzare il suo giannazzo (uno dei tanti nomi buffi che da al suo cazzo), fotterle tutte, di tutte le razze, età e talvolta anche sesso. Nonostante il romanzo sia incentrato esclusivamente su episodi sessuali, non cade mai nel banale, noioso o ripetitivo e a pensarci bene, forse è proprio perché è incentrato sul sesso che non è mai noioso e poi Miller col suo umorismo particolare, rende il tutto molto ironico, sdrammatizzando un po’ le pittoresche e surreali situazioni in cui si trova il protagonista.

L’unico consiglio che posso darvi (anche se si sarà già capito da quello che c’è scritto sopra)  è di non iniziarlo nemmeno se non siete leggermente deviati mentalmente come l’autore e probabilmente il recensore anche perché, basteranno le prime due pagine per capire se siete portati per questa lettura o no. Se invece provate disgusto sin da subito…ecco bhè…magari potete sempre leggere qualcosa di Fabio Volo o di Paulo Coelho.

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