“12 tracks digipack of pure folk metal with traditional instruments” recita il volantino di presentazione della band francese..

Non si tratta effettivamente di “folk metal” propriamente detto, ma più che altro di “Celtic Black/Death Metaldi stampo francese, nel senso che recentemente dalla Francia stanno arrivando, uno dietro l’altro, mille gruppi praticamente uguali in sound, voce, strumenti usati, tanto da sembrare fatti con lo stampino. Praticamente indistinguibili gli uni dagli altri. Questo non è un difetto, ma più che altro una lama a doppio taglio, perché proprio per le loro similarità, qualche gruppo,che non brilla come gli altri, potrebbe rimaner tagliato fuori pur sfornando buoni lavori.

Non è il caso degli Heol Telwen, fortunatamente! Con questo debut i nostri ci regalano 12 tracce godibilissime cantate in bretone (!!) dove troviamo pezzi strumentali di pura musica celtica, ma soprattutto canzoni dove l’anima metal si fonde alla perfezione con quella celtica immergendoci in una spirale emozionante e coinvolgente. Quindi non aspettatevi musica da festa della birra stile Finntroll, ma duro e puro metal estremo suonato come sarebbe stato 2000 anni fa da un gruppo di Celti. Lo strumento tradizionale predominante nel disco è il flauto di Pan, ma in qualche canzone, ma molto raramente subentrano anche cornamuse e altri strumenti. Quello che colpisce è che comunque l’ispirazione del gruppo è ammirabile, mai un calo di tono o una ripetizione, veramente notevole!! Trovare dei picchi compositivi è difficile, perché tutte (ma proprio tutte) le canzoni sono veramente bellissime. Tuttavia canzoni come la title track, "Ar Korrigan Du" o "Epona pt.2" meritano veramente di essere ricordate

Questo è un disco consigliato non solo ai fan del Viking Metal, ma a tutti gli appassionati di metal estremo ed anche di musica celtica. Un’ultima osservazione sull’ottimo artwork e sull’incredibile (e illeggibile) logo. In sostanza, da avere!!

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