Contando i Kyuss e gli Afghan Whigs tra le mie Band preferite in assoluto, non potevo lasciarmi sfuggire l’opportunità di vedere il concerto di un gruppo in cui canta John Garcia (ex-vocalist dei Kyuss) e dove detta i ritmi Steve Earle (Drummer degli Afghan W.). Se non fosse per loro due probabilmente il Knaack ieri sera sarebbe stato semivuoto, in fondo sti Hermano non li conosce ancora nessuno. Ma dove c’è di mezzo un vecchio socio dei Kyuss si può essere certi d’incontrare sempre e ovunque, specialmente in Germania, numerosi nostalgici alla ricerca del più desertico Stonerrock. E credo che nessuno ieri sera sia rimasto deluso: 11 heavy rocksongs granitiche, di cui 5-6 pezzi molto esaltanti e d’immediato impatto sul pubblico, come se prodotte direttamente dai deserti ardenti dell’Arizona, veloci e psicadeliche, cariche di energiche distorsioni e accompagnate dalla gran voce di un J.Garcia un po’ fuori forma (anche la sua “roccia” invecchia), il tutto nella solita e tanto stimata atmosfera familiare del Knaack di Berlino. Insomma n’è valsa la pena, 12 € spesi benissimo e un bis finale da brividi in una sala in tripudio: scusandosi del fatto che il repertorio musicale degli Hermano si fosse già esaurito, Garcia & Co. sfoderano l’esplosiva e delirante Green Machine dell’album “Blues For The Red Sun” dei Kyuss (beccatevi il samples !) e vi posso giurare che ho visto tutti, anche quelli che qualche secondo prima stavano comodamente seduti al banco e ai tavolini del bar, volare verso il palco a cantare, urlare, pogare, spingere, sudare ... Per me con Green Machine si è realizzato un piccolo sogno, sono uscito dalla sala sforzandomi di trattenere le lacrime, da un lato di gioia per il pezzo dei Kyuss suonato, ma dall’altro di dolore poiché i Kyuss non ci sono più. djd
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