Dopo il recente Libido accreditato alla sigla MS Miroslaw, ritorna a far parlare di sé la mistica creatura degli Hermetic Brotherhood Of Lux, formazione uscita dal collettivo sardo Trasponsonic. Il nuovo lavoro – si tratta del settimo – si intitola Anacalypsis ed è un viaggio catartico alle origini dei miti e riti della della Sardegna che si perdono nelle nebbie di tempi oscuri. Si tratta di un’operazione particolare che va oltre la musica e che riguarda l’antropologia e gli studi sulla cultura della Tradizione e che ha incontrato anche il favore di una figura carismatica come quella di Julian Cope, da sempre cultore degli antichi miti celtici ma anche molto interessato allo studio dei nuraghi. La parola chiave per descrivere la musica degli Hermetic Brotherhood Of Lux è “ritualità”: nelle 3 lunghe tracce in cui è suddiviso Anacalypsis possiamo ascoltare un magma sonoro percussivo e minimale, una sorta di psichedelia d’avanguardia che ha sicuramente punti di contatto con le sperimentazioni dei primi Pink Floyd, con i viaggi cosmici del Krautrock e con l’estetica del post-industriale esoterico dei primi Current 93 e Coil e del ritual-ambient. In particolare il pezzo finale – “Phantasms Of The Living” – è un lungo rituale occulto che conduce l’ascoltatore in una dimensione altra in cui rivivono gli antichi miti della Tradizione: dal “maelstrom” sonoro emergono vocalizzi satanici mentre l’atmosfera generale tende all’oscurità: sembra l’evocazione di antiche divinità extra-cosmiche che venivano adorate in epoche remote e preistoriche. L’ascolto raggiunge vette di coinvolgimento altissime e si riesce realmente ad avere la “visione” delle cose. Hermetic Brotherhood Of Lux è un antidoto contro la decadenza della civiltà moderna e Anacalypsis è un nuovo capitolo verso la ricerca della trascendenza.
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