Una donna inizia ad indagare sulla morte di un professore e viene riportata al caso di una videocassetta che, se vista, provoca la morte dello spettatore dopo una settimana dalla visione. Vede anch'ella la videocassetta tramite la mente di una ragazza che è impazzita nel primo film dopo che la sua amica era morta a causa del video. La donna finalmente, poi ritrova la giornalista Asakawa e il suo figlio Yuichi, che erano sfuggiti nel primo film dalla furia omicida di Sadako. Presto però avvengono fenomeni strani: Asakawa muore investita da un tir e Yuichi comincia a sviluppare la capacità di uccidere la gente con il pensiero. La donna, allora, porta il piccolo Yuichi nell'isola di Izo, dove abitava Sadako per tentare di scoprirne i misteri
Sequel realizzato quasi obbligatoriamente, dopo il successo del riuscito e comunque bel filmetto horror "Ringu" e sono proprio la fretta e la voglia di successo a far perdere punti a questo sequel quasi insensato e povero di idee originali. Pochissimi spaventi, suspense affannata, buona recitazione... ma che non lascia il segno... Indimenticabile solo la scena dello specchio, per il resto l'opera assume una completa mancanza di logica...
Hideo Nakata ha certamente un indubbio talento visivo, ma spesso il film anzichè sfiorare solo di poco l'assurdo, lo usurpa con una sensibilità d'elefante. Carino il finale.
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