Il gruppo noise per eccellenza: attivi dalla fine degli anni settanta erano e sono punto di riferimento nella scena a livello mondiale, basti pensare che vi militano gli Incapacitants e vi ha partecipato anche Merzbow come batterista. Il gruppo, capitanato da Jojo Hiroshige, crea il suo suono avvalendosi di chitarra, batteria, voce e strumenti elettronici, come qualsiasi altro gruppo rock. In realtà qui assistiamo al sovvertimento del rock: in tutta la loro carriera gli Hijokaidan non hanno mai proposto testi e musica, si assiste ad una disintegrazione di tali concetti, sembra di trovarsi di fronte ad una entità il cui movente è dare sfogo a una volontà distruttrice. La chitarra di Jojo è satura, distorta, non si sentono note tutto è confuso, la voce di Junko (sua  moglie)  è un urlo continuo ed acutissimo, la batteria non propone un ritmo con senso compiuto e Mikawa e Kosakai completano la proposta con continui assalti a base di rumori elettronici e feedback. L'amalgama che si crea è unica, si assiste al crollo non solo della musica rock ma anche  quello della musica elettronica, non esiste forma vi è solo l'informe senza neppure passare per una fase di deformazione. Più che identificarli col collasso della Musica preferirei identificarli col collasso stesso. Gruppo difficile, eccessivo, ma mai gratuito, le cui copertine rivelano spesso un lato quasi poetico (direi in apparente contrasto con la violenza del suono) e pure questa non fa eccezione, io la trovo bellissima.
Il lavoro in questione propone cinque brani di cui segnalo "Astounding Guitar, Amazing Noise" che inizia con un suono ritmato che poi ci introduce in un'orgia di feedback e "Hijokaidan The Fifth" con una batteria a tratti impazzita e frenetica. La registrazione è di eccellente qualità e ci permette di seguire lo sviluppo di ogni singolo suono distintamente, al pari di un prisma che ci permette di distinguere la luce nelle sue componenti.

Carico i commenti...  con calma