Un ascolto in apnea.

Nei fondali dell'ascetismo medioevale. Ad ascoltare i canti che Hildegard von Bingen scrisse oltre nove secoli non si può che rimanere attoniti, il tempo che frana nell'abisso calmo dell'infinito e dell'assoluto.

La musica di Hildegard - mistica, poetessa, musicista e "visionaria" - non è solo canto, sono le corde dell'anima che vibrano all'unisono con Dio. Un Dio che è presente e vivo, di cui si avverte fisicamente la grandezza e la trascendenza. Un Dio che prende forma nei melismi della voce, si incarna negli echi e nei riverberi della musica come una voce che risuona in una cattedrale. Canti che germogliano come rose, fraseggi che feriscono il cuore acuminati di aculei d'una grandezza così profonda da spaventare. Una grandezza che resiste nel tempo.

In questo album è la voce del soprano Rosa Lamoreaux ad incarnare lo spirito di Hildegard. È una immacolata concezione del canto, una epifania. Ma basti ascoltare come galleggia sospesa "O Ignis Spiritus" per capire l'immensità di questo grande e poderoso affresco musicale. C'è un germe, un'idea, ecco tutto. È solo questa la traccia lasciata da Hildegard. E chi la canta lo può sviluppare come crede. A patto di mettersi in gioco. È un Nirvana, una catarsi, ascoltare Hildegard. È fuoco che illumina e non brucia. È una di quelle esperienze che ti lasciano senza fiato e senza un perché. È come sentirsi crollare la terra sotto i piedi, hai il brivido del precipizio scosceso, e la visione del cielo sopra di te, e vedi solo il cielo.

Ad ascoltarla con Jan Garbarek e l'Hilliard Ensemble, o ad ascoltarla in questo "Luminous Spirit", lo spirito di Hildegard brilla della modernità nata con quasi un millennio di anticipo. Il suo messaggio musicale, e prima di tutto umano e divino, è come uno spesso muro di roccia, un muro medioevale dalle solide fondamenta, incrollabile. "Caritas Habundat in Omnia" ti ferisce senza farti male, ti sciaborda nelle orecchie e nel cuore, conchiglia che rimembra l'eterno di cui è figlia. "Vos Flores Rosarum" rapisce l'anima come un orgasmo rapisce la carne. "O Gloriosissimi Lux" galleggia nell'aria come una nuvola che non sa se farsi tempesta o cirro foriero di primavera. È Hildegard von Bingen che ha dato voce a Dio, come Maria gli diede carne. Da mille anni.

"Perché sono una creatura umana priva di istruzione, non ho avuto alcuna scuola che mi insegnasse le cose che si possono apprendere dall'esterno; ma ho ricevuto i miei insegnamenti all'interno, nella mia anima, ed è di qui che ti parlo"

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