Dall'uscita di Love Metal sono cambiate un po' di cose per la band finlandese. "Dark Light" viene registrato in america sotto Sire records (gruppo Warner), prodotto da Tim Palmer (che ha sostituito Andy Wallace al mix) e Ville Valo appare nel booklet con un nuovo taglio di capelli, molto corto. Appena scartato l'involucro del cd, ci si rende conto che il prodotto questa volta sarà molto deludente, anche per chi, come me, li apprezza fin dall'esordio.

La formula è sempre la stessa, ma i ritornelli di questo album non funzionano. L'opera scorre sul solito tempo cassa(tu)-rullante(ta)-cassa-cassa-rullante, e la voce del frontman appare meno presente rispetto ai vecchi lavori. Valo aveva descritto questo album come una sorta di colonna sonora.
Ha ragione: il riff principale di "Vampire Heart", il brano d'apertura, è un sottile plagio del main theme di Halloween, il singolo "Rip Out The Wings Of A Butterfly" è buono, ma paragonato ai singoli che lo hanno preceduto decisamente sotto tono. Occorre aspettare fino alla sesta traccia ("Behind The Crimson Door") per ascoltare qualcosa di accettabile. Le chitarre quasi non esistono, annientate da filtri e un massiccio utilizzo delle tastiere, quasi a temere di essere considerati troppo rock. Qualche solitario feedback tenta di uscire dalle casse, ma si spegne subito, coperto da strati di sovraincisioni vocali. Nel brano di chiusura, il tentativo (penoso) è dare un tocco un po' più heavy liberando sul finale la distorsione pura Him.

Questa volta non bastano la voce e la fisicità di Valo, le atmosfere pseudo-goticheggianti, a salvare un disco scontato, che non aggiunge nulla a quanto detto finora da una band priva di slanci, che ha smesso di sperimentare nuove soluzioni.
Per tutti gli orfani degli Him (quelli dei primi album), mi sento di consigliare l'ascolto dei Frail Limb Nursery per colmare il vuoto di questo "Dark Light".

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