'Love Metal' è esattamente come si presenta allo sguardo: nero e cupo.

È sorprendentemente espressivo nel cogliere ogni più delicata sfumatura sentimentale nel dualismo amore-morte: il bene ed il male, gli opposti che si mescolano inscindibilmente nell'animo umano debole e confuso, le cui vibrazioni di dolore vanno a generare questa musica, tanto semplice quanto gelida, tanto dolce quanto triste, e sempre tormentata, sempre incredibilmente sofferente. E questo ormai è diventato l'Argomento con la 'A' maiuscola degli HIM, ciò che essi rappresentano e vogliono rappresentare: tutto magnificamente racchiuso nel simbolo argenteo sulla copertina, l’Heartagram, il cuore ed il pentacolo.

Tutto comincia con l'inaspettata aggressione di "Buried Alive By Love", la cui velocità fin troppo tesa accompagna la voce di Valo a sforzare un finale urlato tra melodie nervose che trascinano inesorabili nello scenario sempre buio e invernale di quest'opera; già, perchè poi, dal silenzio, una voce sottile e quasi timida intona "...love's the funeral of hearts and an ode for cruelty...": "The Funeral Of Hearts" esplode quindi in tutta la sua vessata ma potente melodicità, testimone di una storia d'amore e di morte, una storia colma di lacrime, che porta notte fonda nell'animo dell'ascoltatore. Notte che continua imperscrutabile nei pezzi successivi, probabilmente meno incisivi, forse troppo prolissi, finchè di nuovo dal silenzio, non sentiamo echeggiare delle dolci e spettrali note di piano, flebili, sfuggenti, che si perdono nell'aria come pochi fiocchi di neve frustati dal vento: inizia "The Sacrament", una debole luce che tanto risalta, l'unica canzone del disco che lasci intravedere un vago barlume di speranza. Poi un sospiro disteso, e si rientra nella consueta oscurità, nell'infinita oscurità. .."Endless Dark", è il culmine, il punto più lontano dall'amore e più vicino alla morte, qui l'equilibrio dell'Heartagram oscilla; Valo ci offre dei virtuosismi canori davvero notevoli con una voce più roca e rassegnata del solito, ma sempre dolce ed espressiva, che risalta particolarmente in alcuni spezzoni acustici molto incisivi. Poi "The Path" è il sentiero che si snoda con fatica ed eleganza verso il termine di questo viaggio irrealizzabile, dove si rimescolano e riascoltano le ultime emozioni che gli HIM hanno evocato; l'amore e la morte trovano di nuovo il loro doloroso ma inevitabile equilibrio ed accompagnano dolci ad un finale vagamente angosciante.

Love Metal’ è un disco molto emozionale, costellato da alcuni momenti di autentica, triste poeticità; testi mai banali e musica appropriatamente malinconica, talvolta lenta e mielosa. E qui sta probabilmente il difetto fondamentale di questo lavoro, e più in generale, il difetto fondamentale degli HIM: è innegabile che siano eccessivamente melensi, e questo rende ‘Love Metal’ qualcosa di incompleto. Mi spiego: l’ambizioso progetto di Valo&co, quello di farsi precursori e alfieri di un nuovo genere (ma è veramente nuovo?), il love metal appunto, riesce per ora solo in parte. Già, perché questo disco ha delle cadute di ritmo difficilmente sopportabili: dopo la bella opener “Buried Alive By Love”, sono veramente pochi i pezzi che riescono a sollevare il ritmo del disco (“Soul On Fire” e in parte “Endless Dark” e “The Sacrament”), per il resto ci si ritrova spaesatamente persi in una mielosa valle di note lentissime in canzoni talvolta ben riuscite, ma nel caso soprattutto di “This Fortress Of Tears” poco azzeccate… tanto love e poco metal, verrebbe da dire! Difetto molto gravoso, inutile dirlo, per una band che si propone di fare musica metal.

In conclusione comunque è un bel disco, con delle pecche perdonabili ma non trascurabili; ‘Love Metal’ per il momento a mio giudizio si propone come miglior disco degli HIM, in un testa a testa con ‘Razorblade Romance’, quest’ultimo, un album molto più gelido e uniforme, con meno sbavature, ma anche privo di punti di forza, pezzi che sappiano risaltare nettamente sugli altri, come invece troviamo nel lavoro in questione.

Quattro stelle possono sembrare tante, ma a conti fatti mi sembra una valutazione equa.

Carico i commenti...  con calma